La cosa che fa più rabbia ai lavoratori della sanitaservice è la totale assenza della politica in generale nel sostenere una battaglia che ora coinvolge 276 lavoratori e di conseguenza allargando alle loro famiglie quasi 1000 persone. L’esternalizzazione può causare un danno sociale enorme, in una provincia già disastrata da altre situazioni critiche, vedi santa teresa, multiservizi e chiusura di varie aziende del territorio. In un settore fondamentale come la sanità, che non conosce crisi e che anzi l’internazionalizzazione di alcuni anni fa ha migliorato tanti servizi dando dignità a centinaia di lavoratori, grazie a full time e applicando contratti idonei al lavoro che si svolge, adesso la classe politica vuole scardinare questo sistema per poter ritornare ad un periodo in cui la sanità era un bacino di voti grazie alle cooperative. Indietro non si torna, i lavoratori indipendentemente dalle sigle sindacali vogliono difendere a tutti i costi una dignità che hanno conquistato con sacrifici enormi.
Il settore sanitario è considerato una miniera d’oro per la frode e la corruzione. Ciò è dovuto al fatto che esso è probabilmente il settore di più largo consumo di beni e servizi caratterizzato dalla complessità, dall’incertezza, dall’asimmetria dell’informazione a tutti i livelli, dalla qualità poco misurabile, dall’opacità e dalla mancanza di trasparenza delle decisioni (cliniche, organizzative, di investimento, ecc.). Inoltre, il settore sanitario è considerato socialmente prioritario poiché ha l’ambizione di soddisfare i bisogni di cure medico-sanitarie delle popolazioni di riferimento. Con l’esternalizzazione dei servizi la politica vuole ampliare il suo raggio d’azione.
Questo mio intervento va considerato a sostegno di tutti i lavoratori. Perché oggi ero presente alla manifestazione e ho potuto avere modo di guardare negli occhi padri di FAMIGLIA che hanno paura di un ritorno al passato. Apprezzo tanto l’impegno di alcuni lavoratori come Marco Esposito, l’amico Stefano Facecchia, Giovanni Gargano, Rino Gorgoni, Soroberto Franco, Alessio Vergaro, Paticchio Vincenzo, Carlo Esposito, Raffaele Micelli, potrei stare qui a menzionare tanti altri ma voglio solo dirvi che L’UNIONE FA LA FORZA. Non mollate mai.

Nico Tieni

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