Psicologo a scuola. Approvata la proposta Bozzetti (M5S): “Provvedimento atteso da un decennio”

Approvata all’unanimità in VI Commissione la proposta di legge del M5S a prima firma del consigliere Gianluca Bozzetti, che modifica la legge regionale n.3/2009 “Norme regionali per l’esercizio del diritto all’istruzione e alla formazione” nella parte riguardante la presenza nelle scuole dell’unità regionale di psicologia scolastica.

“Grazie a questa proposta – spiega Bozzetti – garantiremo la presenza di uno psicologo scolastico a supporto di ragazzi, genitori e di tutto il corpo scolastico. È assurdo aver approvato nove anni fa la legge che istituiva l’unità di psicologia scolastica e non averne mai dato una concreta applicazione a causa della mancata approvazione da parte della Giunta del regolamento attuativo. Non permetteremo che la storia si ripeta, per questo auspichiamo un iter veloce per l’approvazione della legge in aula e solleciteremo l’emanazione del regolamento atteso ormai da oltre un decennio”.

La proposta del M5S prevede attività di consulenza e il sostegno psicologico, individuale e di gruppo, con sportelli di ascolto per docenti, alunni e genitori, oltre all’istituzione di un tavolo tecnico permanente per la programmazione annuale degli interventi regionali e delle attività relative all’unità regionale, al fine di creare sinergie tra i vari operatori del settore per poter meglio indirizzare le misure di supporto e promozione. Il tavolo sarà composto dagli assessori competenti, dal Garante regionale dei Diritti dei Minori,  dai rappresentanti dell’Ufficio Scolastico regionale, dell’ordine regionale degli psicologi e dell’Istituto Superiore di Sanità, da un mediatore culturale e da uno familiare, da un neuropsichiatra infantile e da uno psicologo che opera nei Servizi educativi e dovrà essere attivato dalla Giunta entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge

“Crediamo fortemente – conclude Bozzetti – che un futuro diverso per il Paese passi da un sistema scolastico completo, che si adegui agli standard qualitativi dell’Unione Europea. Le istituzioni devono far sì che la scuola si adegui ai cambiamenti sociali in atto, fornendo il giusto supporto ai ragazzi, ai loro genitori e a tutto il corpo docente. Questo è solo il primo passo, abbiamo già altri progetti in cantiere.”

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