Italia Nostra: domani visita al Capannone ex Montecatini

ITALIA NOSTRA SEZIONE DI BRINDISI
Visita al Capannone ex Montecatini
Domenica 8 maggio ore 10,30

Nell’ambito della Settimana del Patrimonio culturale promossa da Italia Nostra, su tutto il territorio nazionale saranno divulgate le azioni di tutela messe in campo dall’associazione nel corso degli anni.
La Sezione di Brindisi d’intesa con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha organizzato per i soci, nella mattinata di domenica 8 maggio, la visita al Capannone ex Montecatini salvato negli anni ’90 da sicura demolizione proprio per l’opposizione di Italia Nostra e dell’Ordine degli Architetti. Saranno proprio Maria Ventricelli presidente della Sezione e l’arch. Maurizio Marinazzo presidente dell’Ordine degli Architetti ad accompagnare i visitatori.
La struttura era allora in stato di degrado e di abbandono, quindi da molti era ritenuta inutile e un potenziale pericolo per i traffici portuali. Italia Nostra e l’Ordine degli Architetti evidenziarono come invece questo magazzino, per la sua architettura, costituisse un importante e pregevole esempio di archeologia industriale. Come denunciato nell’intervento di Domenico Saponaro, presidente della Sezione su Quotidiano del 28 gennaio 1997 “Salviamo il Capannone, per salvare noi stessi”.
Tutto ciò portò all’emissione del vincolo di tutela diretta da parte dell’allora Ministero per i Beni Culturali e Ambientali con Decreto ministeriale del 7 aprile 1997.
Il Capannone ex Montecatini faceva parte dello stabilimento della “Montecatini fertilizzanti s.p.a”, costruito a Brindisi nel 1930 sulla banchina del seno di Levante del porto interno. In quegli anni l’azienda italiana “Montecatini” era leader nella produzione di fertilizzanti agricoli fosfatici e azotati.
L’impianto industriale di Brindisi era composto, oltre che dagli uffici, da undici strutture in cui si svolgevano i processi produttivi, relativi alla cristallizzazione, alla macinazione e alla produzione di solfato di rame e di fosfati.
Di tutto il complesso industriale è stato conservato solo il magazzino superfosfati, oggi denominato Capannone ex Montecatini, una struttura realizzata interamente in legno di abete rosso di quasi 220 metri di lunghezza per 28 di larghezza per un’altezza massima di 14 metri, per una superficie complessiva di oltre 6.000 mq senza pilastri intermedi, progettata dall’ing. Franco Simoncini.
La struttura in origine era chiusa con vetrate e nella parte superiore aveva un passaggio sospeso in cui si muoveva il nastro trasportatore, aveva il tetto in amianto (eternit), sostituito da copertura in legno nel corso dei lavori di ristrutturazione del 2002, costati un miliardo e 800 milioni di lire. Un’impresa tedesca specializzata eseguì anche il trattamento conservativo del legno.
La gestione del Capannone è ora affidata all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, sulla destinazione d’uso del Capannone esistono proposte diverse: padiglione fieristico, area per esposizione di mostre d’arte contemporanea o per concerti di musica.

 

La Settimana del Patrimonio culturale 2022 di Italia Nostra è dedicata all’Italia Salvata, con la finalità di mettere in risalto i risultati positivi ottenuti in questi ultimi anni grazie alle azioni di tutela e valorizzazione dell’Associazione. Il titolo della campagna ricorda la mostra fotografica, ITALIA DA SALVARE, inaugurata nel 1967 sotto la presidenza di Giorgio Bassani, con il contributo fondamentale di Renato Bazzani e Antonio Cederna. Sono passati anni, qualcosa è stato salvato e qualcosa no, un motivo per affrontare le sfide future con ancora più determinazione.

Ogni giorno Italia Nostra mette in pratica i principi della Convenzione di Faro, riunendo i suoi soci in una comunità che “attribuisce valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale, e che desidera, nel quadro di un’azione pubblica, sostenerli e trasmetterli alle generazioni future”.

Presidente Italia Nostra Sezione di Brindisi
Maria Ventricelli

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