ROMA – “Il gruppo Leonardo Finmeccanica restituisce i 3milioni di euro del contratto di programma siglato con la Regione Puglia e ribadisce l’intenzione a non mantenere i livelli occupazionali previsti. E’ questa una notizia a dir poco allarmante che conferma tutti i dubbi e le perplessità sollevate dal gruppo dei Cor sulle politiche industriali adottate dalla multinazionale”.

Commenta così le ultime notizie di stampa il senatore Vittorio Zizza dei Conservatori e Riformisti, componente Commissione Lavoro, che ha appena presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri,  al Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, al Ministro dello Sviluppo Economico ed al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

“L’amministratore delegato Mauro Moretti afferma che la crisi del mercato elicotteristico e la conseguente riduzione dei carichi di lavoro rendono non più possibile adempiere all’obbligo di mantenere il livello occupazionale di 502 unità lavorative annue nel triennio 2017-2019” spiega il sen. Zizza. “E nonostante questo il presidente Emiliano continua a sostenere che per il futuro si può stare tranquilli. Un contro senso se si considera che già da tempo il gruppo Leonardo Finmeccanica ha detto di essere intenzionato a spostare la produzione degli elicotteri AW169 in Polonia. Mi chiedo cosa ci sia da stare tranquilli?”.

Nell’interrogazione urgente il gruppo dei Cor chiede così:  se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto sopra esposto e quali misure urgenti intendano adottare al fine di salvaguardare non solo l’occupazione diretta del Gruppo Leonardo, negli insediamenti produttivi di Brindisi, ma anche l’indotto da essi generato che è un volano importante per l’economia della regione Puglia; quali siano le ragioni per le quali a quattro anni di distanza dalla firma del contratto di programma avvenuta nel 2012, solo ora il Gruppo Leonardo abbia deciso di non adempiere alle obbligazioni da esso derivanti a fronte del piano industriale 2017-2019 che prevede invece importanti investimenti di cui al momento non è dato conoscere l’impiego per i vari stabilimenti presenti sul territorio; se i Ministri interrogati non ritengano opportuno convocare urgentemente un tavolo presso le sedi Ministeriali competenti, per approfondire le ragioni di tale decisione del Gruppo Leonardo e valutare gli effetti che queste avranno in  particolare sulle aziende dell’indotto che attualmente impegnano oltre 1.200 addetti.

“E’ arrivato il momento di agire prima che sia troppo tardi” conclude Zizza. “Abbiamo chiesto anche  un tavolo regionale: Emiliano la smetta di cullarsi ed assuma una posizione nei confronti di Leonardo Finmeccanica. E’ suo e nostro dovere difendere il territorio e i nostri lavoratori”.

 

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