Amati: “Per Casaleggio sono inutili il Parlamento e i pensieri dei suoi parlamentari”

“Se uno dice che l’Italia è il paese d’Europa con le più alte tutele dei lavoratori, mi sbaglio o sta contestando il decreto indegno, cioè quello che riduce il lavoro, al secolo decreto dignità?
E se questo signore è Casaleggio, vuol dire che come Grillo parla a titolo personale o che i suoi parlamentari gli hanno revocato il pagamento dei 300 euro mensili alla piattaforma Rousseau?”
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale bilancio Fabiano Amati, con riferimento all’intervista a Davide Casaleggio pubblicata oggi dal quotidiano La Verità.
“Mi pare che Casaleggio oltre a cimentarsi sull’opinione che ha destato più scalpore, l’inutilità del Parlamento, si sia soffermato sull’inutilità dei pensieri dei suoi parlamentari, osservando criticamente non solo le proposte sul lavoro ma anche quelle sull’immigrazione e la sicurezza.
Sull’immigrazione ha detto che non serve stabilire se si tratta di un’emergenza o di una paura creata ad arte, perché ciò che conta è la percezione. Che vale quanto dire che non importa se sei leone, gazzella o quanto corri, l’importante è che vieni dall’Africa.
Sulla sicurezza, infine, ha detto che l’Italia è un paese sicuro. Ma se è così, come mai i suoi contribuenti parlamentari profetizzano così tante sventure da voler modificare la norma sulla legittima difesa?
Ovviamente, queste riflessioni e domande le rivolgo ai cittadini perché ho smesso di rivolgerle ai miei colleghi consiglieri regionali Cinquestelle o ai parlamentari pugliesi perché su ciò che succede a Roma loro non vedono, non sentono e non parlano”

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4 COMMENTI

  1. Egregio direttore, ma a chi importa il pensiero di questo Amati?
    Perché ogni giorno pubblicate un suo intervento? Come mai su altre testate non risulta nulla di queste opinioni di Amati?
    Come mai il signor Amati improvvisamente ha deciso che, quotidianamente, deve esprimere un suo pensiero e renderlo pubblico? Ha per caso scambiato la testata giornalistica con un social?
    Non credo che alla gente freghi più di tanto di ciò che pensa Amati o Vitali o chicchessia. O meglio, magari ci sarebbero tante persone che vorrebbero esprimere dei pareri su alcuni argomenti, ma non viene data, dalle testate giornalistiche, la possibilità di farlo. Magari si potrebbe pensare di mettere a disposizione una bacheca, sulla quale chiunque (compreso Amati) possa alzarsi la mattina e scrivere un pensiero su un tema (così come fa Amati).
    Insomma Direttore, cerchiamo di essere seri e dare a questi personaggi la giusta visibilità, ma quando è di interesse pubblico farlo.
    Per il resto, forse è più interessante scrivere di altro…
    Saluti

    • Gentilissimo signor Giovanni, se Lei ci segue abitualmente potrà notare che noi diamo spazio a tutti, cittadini compresi, quando l’argomento è di interesse. L’avv. Amati è un consigliere regionale al pari di Bozzetti, Romano ed altri a cui diamo ugualmente spazio. Se questo la disturba, non può essere un problema del mio giornale.
      Grazie per l’attenzione.

      • Egregio Direttore, credo che lei non abbia colto il senso del mio commento ed ha solo risposto d’impulso focalizzandosi sulla visibilità data al sig. Amati.
        Il punto non è che il giornale dà maggiore visibilità al sig. Amati, piuttosto che ad altri consiglieri regionali (infatti nel mio commento io faccio riferimento ad “Amati, Vitali o chicchesia”).
        La mia critica era rivolta alla “qualità dell’informazione” e non alla visibilità dei vari politici. Infatti puntavo il dito sul fatto che Amati con questi comunicati, sta facendo l’opinionista e non il “consigliere regionale” o il “politico”.
        Pertanto, pur essendo un consigliere regionale (alla pari di Bottezzi, Romano ed altri) non credo sia di interesse per i cittadini conoscere tutte le opinioni che Amati esprime.
        Detto ciò comunque, il giornale lo gestisce lei ed è libero di decidere cosa è interessante pubblicare e cosa no. Ed è anche giusto che non sia un “problema del suo giornale” se questi articoli disturbano o meno i lettori.
        E’ sicuramente una anomalia invece, se le critiche dei lettori, vengono snobbate e prese come accuse, anziché utilizzarle per crescere e dare un servizio di informazione qualitativamente migliore degli altri.
        Sa, in un mercato inflazionato come il vostro, forse cosa fa la differenza potrebbe essere proprio la qualità degli articoli pubblicati (oltre che alla veridicità).
        Ma ovviamente questo non è un problema del suo giornale…
        In bocca al lupo “newspam”, sicuramente con le opinioni di Amati o di Bottezzi o di Romano o di qualunque altro politico, riuscirà a suscitare l’interesse dei lettori ;).

        Saluti
        Giovanni

        • Sig. Giovanni, noi non snobbiamo nessuna critica. Se lo facessimo, cestineremmo i commenti ‘scomodi’, tanto più perchè gli stessi sono filtrati e, di conseguenza, decidiamo noi quali approvare e quali no. Il suo, come quasi tutti (eccetto quelli offensivi e volgari), è stato approvato, pubblicato e le ho anche risposto. Rispetto il suo pensiero e rispetto anche quello di vari Amati, Bozzetti e chicchesia.
          Grazie a Lei per l’attenzione e crepi il lupo.
          Saluti.

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