Zes approvate in Giunta regionale: la provincia di Brindisi premiata in termini di ettari ricompresi

BRINDISI – La Giunta regionale ha provveduto finalmente ad approvare i piani strategici approntati per le due Zes pugliesi, quella ionica e quella adriatica. Al netto dei timori espressi nelle settimane scorse da alcuni esponenti politici (tra i quali in particolare quelli esternati dall’On. Mauro D’Attis, il quale affermò che “la città di Brindisi sarà fortemente penalizzata dalle scelte che la Regione Puglia sta definendo sulle Zes. Un vero e proprio ‘complotto istituzionale’ sta riducendo al minimo le aree con agevolazioni fiscali previste a Brindisi: la Zes che stanno prevedendo riguarda aree prevalentemente inutilizzabili dagli eventuali investitori. La conseguenza è che i vantaggi previsti dalle Zes andranno prevalentemente ad altri territori, come quello leccese, in forza di una grande sponsorizzazione politica di chi oggi partecipa al comando della Regione Puglia”), il territorio brindisino è quello che in termini di ettari ricompresi nella Zes adriatica ha avuto le concessioni maggiori. Nella provincia di Brindisi, infatti, sono stati individuati 942 ettari, in quella di Bari 633, in quella di Foggia 446, in quella di Lecce 378 ed al polo di Barletta ne sono toccati 270.

Adesso si dovranno definire le misure specifiche sulla semplificazione amministrativa e sui tagli dei tributi locali e si dovrà attendere il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri con il quale si istituiranno le due Zes pugliesi.

Al riguardo, il Presidente dell’AdSP dell’Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, su Facebook ha scritto un post dove sollecita gli amministratori locali ad agire in tal senso: “La Giunta Regionale ha adottato il piano strategico delle Zes. Che verrà inviato al ministero non appena perfezionata l’adesione del Molise e della Basilicata (settembre). Tuttavia le Zes saranno capaci di attrarre investimenti solo ove i comuni adottino il kit localizzativo indicato nel piano (esenzione imu e taxi, Tari etica). Sarebbe utile pertanto che sin da ora i comuni inclusi nella Zes adottassero il kit localizzato. In modo sin dalla istituzione delle Zes di poter promuovere insediamenti nei loro territori”.

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