Vittoria sugli spalti, sconfitta prevedibile sul campo. Lydeka convince tutti

BRINDISI – Come ampiamente prevedibile, l’Happy Casa Brindisi esce con le ossa rotte dal match casalingo contro la corazzata presieduta da Giorgio Armani, ma le notizie positive non sono comunque mancate.
Prima tra tutte, la risposta del pubblico: il presidente Marino, per questa giornata Pro-Brindisi nella quale non valevano abbonamenti e tessere omaggio, aveva chiesto un PalaPentassuglia pieno in ogni ordine di posti così da saggiare quanto affetto vi sia ancora in città intorno al fenomeno basket. E la risposta, per ammissione dello stesso presidente, è stata delle migliori: ad accogliere le squadre, infatti, vi era un palazzetto gremito come non lo si vedeva da tempo (anche nei posti situati nelle retrovie del parterre) e pieno di calore e colore. Dopo l’affettuoso saluto tributato ai due ex, ovvero il brindisino Marco Esposito e l’indimenticato Amath M’Baye, la curva si è esibita in uno sventolio di bandierine biancazzurre accompagnato da cori che sin da subito hanno coinvolto l’intero palazzetto.
La squadra deve aver percepito la particolare atmosfera, tanto da approcciare al match con una ferocia che ha spiazzato i milanesi: a metà del secondo quarto Brindisi vantava uno scarto di 14 lunghezze a proprio favore.
A spargere benzina sul fuoco della passione dei supporters biancazzurri ci ha pensato soprattutto il nuovo arrivo, il centro Tautvydas Lydeka, autore di un primo tempo da incorniciare, durante il quale è arrivato in doppia cifra ed ha dialogato magnificamente con l’altro lungo Smith e con gli esterni, facendosi trovare sempre pronto sui giochi in pick&roll. Alla fine Lydeka terminerà l’incontro con un eloquente 7/7 da due punti in 33 minuti di gioco, ed a riprova della perfezione del sua prestazione viene in soccorso il convinto applauso che il pubblico gli ha tributato quando a tre minuti dal termine della gara ha fallito i due tiri dalla lunetta, guadagnati lottando come sempre su ogni palla vagante.
Ma oltre alla risposta del pubblico ed al positivo esordio del 34enne lituano, è da valutare con favore anche l’ardore e la qualità del gioco offensivo sciorinati dalla squadra nei primi 15 minuti, ovvero finché le gambe hanno retto e l’ossigeno ha raggiunto a pieno il cervello degli uomini di Vitucci. Dopodiché, Milano ha alzato clamorosamente l’intensità della sua difesa, allungandola per tutto il campo, ed ha trovato con continuità la via del canestro con il talento dei suoi esterni e la fisicità dei suoi lunghi, che hanno sfibrato lentamente ma inesorabilmente i ragazzi in canotta biancazzurra.
Adesso ci saranno due settimane di pausa per le Final Eight e per le gare delle nazionali, al termine delle quali Brindisi si troverà ad affrontare due trasferte proibitive come quelle di Brescia ed Avellino. La squadra di Vitucci, comunque, continua a lanciare segnali di estrema vitalità, e con l’arrivo del sostituto di Lalanne ed il Lydeka ammirato contro Milano potrà continuare nella sua marcia, adesso nettamente più sicura.

Andrea Pezzuto
Redazione
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