BRINDISI – Addio a coach Sacchetti che ha rescisso il contratto con la New Basket Brindisi per allenare la Vanoli Cremona.

C’era da aspettarselo che il coach torinese, ma pugliese di origine, lasciasse la squadra biancazzurra, oramai priva di qualsivoglia certezza, per dare il suo apporto altrove.

L’ufficialità ancora non è stata data dalla società, ma la rescissione del contratto pare si concretizzi nel giro di qualche ora. Inoltre, potrebbe fare la valigia anche il dg Alessandro Giuliani.

Al di là dei meriti e/o demeriti sportivi di Sacchetti, tale decisione nasconde dietrologie importanti che esulano dal basket giocato, oramai note ai più.

Infatti, atteso l’eseguo investimento di Enel (600mila euro annui fino al 2019, ma indiscrezioni parlano anche di qualcosina in meno, ndr) e l’incertezza di una ‘casa’ in cui disputare le partite casalinghe nel 2018/2019 (ma anche eventuali play-off 2017/2018), è chiaro che la società di contrada Masseriola non potrà avere un progetto solido ed a lungo termine, così come avvenuto in questi anni e che tante soddisfazioni ha portato alla famiglia Marino, soci, tifoseria e città.

Inoltre, Marino – abituato com’era ad un contributo di 1 milione e 700mila euro da parte del colosso energetico (tranne l’anno scorso, con 800mila euro) – poteva ‘scatenarsi’ sul mercato. Forse, è anche per questo che Sacchetti ha deciso di chiudere i rapporti col sodalizio sportivo brindisino, non potendo contare su un roster competitivo per il prossimo anno, che avrebbe puntato ai play-off.

A questo punto, si potrebbero concretizzare anche due scenari (fermo restando che l’iscrizione al massimo campionato è quasi certa): il primo, quello anticipato da Newpam lo scorso 29 maggio (https://www.newspam.it/mayday-nbb-senza-garanzie-economiche-di-enel-marino-potrebbe-vendere-il-titolo), secondo cui il patron della NBB potrebbe vendere il titolo; il secondo, forse quello più papabile, riguarderebbe la possibilità che Marino possa mantenere sì la carica di presidente, ma iscrivendo la squadra in A2, così come fatto da altre importanti realtà del basket nazionale.

La palla a spicchi a Brindisi rimbalza poco, il canestro è lontano ed il futuro non è certamente roseo…

Tommaso Lamarina
Redazione

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