VIDEO – Brindisi prova ad aprirsi all’innovazione con lo Smart Lab. Incertezza sul futuro del progetto

BRINDISI – Inaugurati stamane presso la prestigiosa sede di Palazzo Guerrieri il Fab Lab e lo spazio coworking del Brindisi Smart Lab, nato nel 2014 dall’intuizione dell’allora vice Sindaco Pino Marchionna, il cui lavoro meritorio è stato menzionato nel corso della conferenza stampa odierna dal Sindaco Carluccio e dall’Assessore alla Programmazione Economina Di Donna. Hanno inoltre relazionato il Project Manager Giuseppe Brugnola, il Dirigente Angelo Roma ed il Presidente della Ditech Vittorio Boscia.

Dopo 7 mesi di stand by dovuto a pastoie burocratiche, può finalmente riprendere l’attività di quello che fu battezzato come l’Hub dell’educazione e della conoscenza. La Regione Puglia ha finanziato tale progetto per ognuna delle 5 provincie pugliesi ed avrà termine il 31 dicembre del corrente anno. Il Dirigente al ramo, Angelo Roma, ha spiegato come Brindisi sia avanti rispetto agli altri capoluoghi regionali a livello di spese effettuate, in quanto ha già rendicontato 840.000 euro, ovvero il 54% del totale del finanziamento complessivo, pari ad 1,5 milioni di euro. La preoccupazione, però, è che terminato il finanziamento pubblico possa interrompersi l’attività dello stesso progetto. Il Comune sta già cercando di coinvolgere il partenariato tecnologico e l’Università in modo da garantire il prosieguo dell’attività, alla quale si spera possano guardare con interesse soprattutto i privati, ovvero la classe imprenditoriale ed i soggetti attuatori del progetto (precisamente l’associazione temporanea d’imprese composta dalla Ditech e dalla Sintesi).




Il presente, comunque, parla di un contenitore che potrà fungere da punto di riferimento per chiunque volesse usufruire dello spazio coworking (dotato di postazioni computer) e del Fab Lab, al cui interno si trovano stampanti 3D per la creazione di manufatti, un drone e alcuni macchinari al servizio delle piccole e medie imprese. Il progetto prevede inoltre: la possibilità di svolgere attività di consulenza per gli “startupper” (il cosiddetto acceleratore di start up); un laboratorio per il disagio sociale; il rilascio di open data; la smart school, consistente nella fornitura di linee per le scuole mediante cui sviluppare l’e-learning; un portale del turismo.

Il Project Manager individuato dal Comune, ovvero l’ing. Giuseppe Brugnola, dopo aver presentato i progetti anzidetti ha chiuso il suo intervento guardando al futuro, il quale, come detto, non potrà essere slegato dall’individuazione di un soggetto gestore che possa sobbarcarsi costi pari a circa 26.00 euro al mese.

Sarà maturo il tessuto socio-economico brindisino per aprirsi all’industria 4.0 e sostenere progetti che vanno in quella direzione come l’Hub della conoscenza?

Andrea Pezzuto
Redazione

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