Versalis, picchi di benzene 25 volte superiori alla media. Risultanze Arpa già in Procura

Livelli di benzene 25 volte superiori alla media giornaliera. Sarebbero queste le risultanze preliminari dei sopralluoghi effettuati all’interno dello stabilimento Versalis di Brindisi dall’Agenzia regionale per l’Ambiente e già consegnate in Procura. Forse, quindi, l’ordinanza del sindaco Riccardo Rossi con cui qualche giorno fa ha sospeso le attività dell’impianto, a seguito delle segnalazioni di cittadini che lamentavano un’aria irrespirabile e disturbi agli occhi ed alla gola, non fosse un atto così ‘irresponsabile’ come lo avevano definito i sindacati. Questi ultimi hanno accusato Rossi di avere una questione personale contro Versalis e, nel chiedere un incontro al Prefetto sulla vicenda, stanno valutando di costituirsi come parte lesa accanto ai lavoratori: il blocco imposto dal sindaco potrebbe avere, infatti, ripercussioni occupazionali. La stessa Versalis sin da subito aveva escluso che i cattivi odori diffusi in città fossero riconducibili all’attività del suo impianto ed ha presentato ricorso al tar. Ma le risultanze dell’Arpa  raccontano un’altra storia. Il dato significativo riguarda il picco di concentrazione di benzene proprio il 20 maggio, giorno in cui Rossi emette l’ordinanza. Ma ancora più significativo è il dato del giorno successivo, quando ad impianto fermo, i valori del benzene tornano bassissimi. E’ evidente che per capire cosa sia realmente accaduto bisognerà attendere che l’Arpa consegni lo studio completo sulla scorta dei rilievi effettuati dai suoi tecnici. Tecnici che, a quanto pare, erano a lavoro ben prima che il sindaco emettesse l’ordinanza. Sarebbero stati proprio loro a segnalare la gravità della situazione al primo cittadino che, di conseguenza, ha disposto lo stop all’impianto.

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8 COMMENTI

  1. Al di là dei torti e della responsabilità, vorrei chiedere al sindaco Rossi:ce l’hai un piano B per questa gente che lavora al Petrolchimico? Mi spiego:ce l’hai uno stipendio pronto per queste persone? Per le loro famiglie, i mutui da pagare, i figli da crescere. Ce l’hai? Non fra un mese, fra tre mesi, fra tre anni. Ce l’hai a partire da domani? Stai giocando una partita pericolosa, ma sul tavolo non c’è roba tua. Il piatto sul tavolo sono stipendi che non ti appartengono e che, con ogni evidenza, non potrai rimpiazzare.
    Non viviamo di massimi sistemi. Ma di stipendi, di sicurezza, di serenità per noi e per i nostri cari. Sei pronto a dire:qualsiasi cosa accada, io sono pronto a prendermi la responsabilità delle vostre esistenze?

    • Dovrebbe esser Versalis ad avere un piano di lavoro in regola in modo che il sindaco non sia costretto a fermare l’impianto. Se Versalis avesse rispettato la salute di tutti, anche dei suoi lavoratori, Rossi non avrebbe bloccato nulla. Quindi basta prendersela con il sindaco. Avete rotto.

      • In realtà lui ha l’obbligo di tutelare le esistenze di tutti, e male non farebbe anche a chi ci lavora di poterlo fare in condizioni di sicurezza, non ha chiuso la fabbrica, sta cercando in accordo con gli enti preposti di capire quello che sta succedendo, per consentire a chi lavora e a coloro che vivono in questa città, già colpita nel corso del tempo da tassi preoccupanti di malattie legate sll’inquinamento, di farlo però in condizioni di sicurezza per tutti

  2. Ma perché, Versalis ha un piano B per far lavorare la gente senza uccidere una città? Oppure uccidiamo tutto e tutti in nome dei mutui e degli stipendi? Il ricatto sociale per violare la legge non mi sembra un buona opportunità per discuterne con il Sindaco. Qualcuno volga il suo sguardo alla vicina Taranto, e poi ne tragga le dovute conclusioni.

  3. Un sindaco dovrebbe affrontare i problemi e risolverli, certamente non utilizzando metodi draconiani ma con senso di responsabilità verso tutte le parti in causa (lavoratori e cittadini che tante volte coincidono).
    Certo che se dovessero venire meno tanti posti di lavoro il sindaco si troverebbe a dovere gestire altri problemi molto più seri.

  4. Certo che il sindaco ha il piano B: tutti a casa e disoccupati. Ecco il piano B. Che tanto lo stomaco vuoto il vostro è.

  5. Certo che colpevolizzare il sindeco per essersi preso cura della salute della popalozione e dei lavoratori visto che in prima linea respirano sostanze dannose ha del surreale. L’azienda non é tenuta ad ammazzare (visto l’ alta mortalità da patologie polmonari,tumorali ecc.) Ricattando i posti di lavoro. Io spero che in questo caso non cerchi consenso pubblico il sindaco e vada fino in fondo da poter assivurare un futuro migliore alle nuove generazioni senza andar trovare i genitori operai al cimitero.

  6. questo provvedimento è partito senza prove certe. non c’è stata l’intenzione di capire se ci fossero inquinanti, dare un nome a questi inquinanti, alle concentrazioni e comprendere da dove provenissero. Di aziende ce ne sono tante, quella più visibile è solo una.
    Non si manifesta intenzione di tutelare ma di accusare senza replica.
    Onestamente da uno che percepisce uno stipendio da ingegnere, mi sarei aspettato un approccio scientifico e ricoprendo un ruolo politico, anche capace di comunicare senza preconcetti con le parti.
    Sarà solo una questione di rendersi solo più visibile?