In riferimento al dibattito in corso in questi giorni  avente per oggetto il nuovo “Piano della sosta “ mi permetto di formulare alcune brevi considerazioni.

Fermo restando  che quanto predisposto dal Commissario Dott. Giuffrè rappresenta, a mio avviso, comunque un primo passo in direzione delle esigenze della città e di quanti nella stessa a vario titolo operano, non si può però non fare osservare che  alcune criticità si sono evidenziate.

Come annunziato dallo stesso Dott. Giuffré  a valle di un primo periodo di sperimentazione vi sarà una verifica  delle criticità e la considerazione di eventuali suggerimenti.

In questo senso offro il mio modesto contributo avendo, in passato la responsabilità della delega al traffico e viabilità.

In una città come Brindisi in cui gli spazi destinati alla sosta sono molto ristretti e la viabilità non facilmente scorribile occorre ripensare alcune scelte effettuate in passato.

L’aver considerato il centro  destinato quasi interamente a “Zone a Traffico limitato” (ZTL) ha, di fatto, ridotto sia  la possibilità di raggiungere la città sia poter sostare nelle aree più facilmente raggiungibili da parte dei comuni limitrofi o dalla stessa periferia.

A mio avviso la zona ztl e le aree pedonali non possono che essere quelle del vecchio centro storico fruibile sia dai brindisini ma soprattutto dai turisti in un percorso turistico culturale che interessi i nostri contenitori e i beni monumentali presenti in questa area della città.

Diverso è per quanto riguarda il centro “commerciale” che ad oggi risulta soffocato dalle stesse scelte effettuate: in parte raggiungibile ( Corso Roma),  in parte raggiungibile per la sosta, solo in alcune ore (Corso Garibaldi)  e infine una interdetta (Corso Umberto) che invece consentirebbe una migliore viabilità’ in uscita dalla città oltre che offrire un numero interessante di posti auto sia per i residenti  che per chi vuole raggiungere la città nella parte commerciale.

Da qui  l’inutìle tentativo di trovare un posto auto nelle vie del Centro Storico, un continuo vagare nelle poche strade percorribili con conseguente maggiore inquinamento da scarichi delle autovetture.

Da anni si parla di parcheggi anche con il possibile coinvolgimento di investitori privati.

Da sempre sono convinto che bisogna privilegiare quelli a “raso”così come diligentemente è stato fatto per via Spalato dopo il trasferimento al Comune,  e in questo senso  inviterei  l’amministrazione a ripensare la destinazione a parcheggio a pagamento e con abbonamenti per lavoratori Piazzale Lenio Flacco e consentendo il raggiungimento di quell’area sia per alcune ore della giornata che per diversi periodi dell’anno, estivi o invernali.

Di tanto dovrà occuparsi la prossima amministrazione cui spetta, dopo questo periodo di provvisorio nuovo  assetto e a valle di un bilancio che tenga conto del rapporto costi benefici, con  obbiettività e dopo aver  considerato le opinioni della città unitamente a tutti  i soggetti portatori di interessi legittimi e che potranno offrire contributi utili per l’adozione delle migliori soluzioni per la decisione definitiva del Consiglio Comunale deputato per tali decisioni.

Paolo Chiantera

Già assessore al traffico giunta Mennitti

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