Il grasso corporeo, specialmente se distribuito attorno alla vita, è considerato un fattore di rischio per una serie di disturbi, come problemi cardiovascolari, diabete, difficoltà respiratorie, problemi renali, epatici, intestinali, addirittura alcuni tipi di tumori sono correlati all’obesità. Uno studio pubblicato su Neurology suggerisce vi possa essere un collegamento tra l’abbondanza di massa grassa, in particolare a livello addominale e una riduzione del volume cerebrale.
Lo studio , ha analizzato le immagini cerebrali di quasi 10 mila persone coinvolte. Gli scienziati hanno confrontato gli indici di massa corporea dei partecipanti , il loro rapporto vita-fianchi , con i risultati delle immagini cerebrali.
È risultato che le persone con un indice di massa corporea elevato (cioè uguale o superiore a 30) e con un rapporto vita-fianchi superiore alla media, avevano un volume cerebrale inferiore a quello dei soggetti più magri – anche dopo aver tenuto in considerazione l’impatto di altri fattori come età, livello di istruzione, propensione a fumare, disturbi mentali.
Il grasso addominale tende ad avere un effetto più tossico di quello sottocutaneo perché si accumula attorno agli organi vitali e stimola una sorta di infiammazione cronica che ha effetti negativi sulla salute. I risultati suggeriscono un legame tra obesità e riduzione del volume cerebrale. Questo dipenderebbe dal grado di infiammazione che in soggetti obesi, aumenterebbe, andando ad interessare tutti i distretti corporei, poiché gli indici di infiammazione elevati, interessano l’intero circolo sanguigno.
Mantenere un peso adeguato e soprattutto tenere d’occhio il girovita, fa vivere più in salute, anche mentale. Pensiamoci, quando pensiamo che chi è a dieta, lo fa solo per un vezzo estetico.
Dott.ssa Emanuela Giannuzzo
Via Cristoforo Colombo, 92
Laureata in medicina e chirurgia
Specializzata in Medicina estetica e Nutrizione Clinica
Medico abilitato alla urgenza ed Emergenza territoriale
Via Cristoforo Colombo, 92
