“La Sindone. Storia e misteri”: lunedì 3 aprile al Teatro Don Bosco

SAN PIETRO VERNOTICO – Condotti: è questo il tema scelto per una serie di incontri che la comunità di San Pietro Vernotico sta vivendo. Dopo la splendida serata con la sorella di Antonio Montinaro capo della scorta di Giovanni Falcone, Matilde, sul tema della legalità; lunedì 3 aprile interverrà la professoressa Marinelli, laureata in Scienze Naturali e Geologiche. Ha partecipato a numerosi congressi sulla Sindone ed è stata la coordinatrice del comitato organizzatore del congresso mondiale “Sindone 2000”.

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Ha scritto molti articoli per giornali e riviste ed ha partecipato a varie trasmissioni radiofoniche e televisive. Grazie alla sua notevole esperienze approfondirà la storia sulla Sindone. In sintesi: Cos’è la Sindone? Esso è un lenzuolo di lino tessuto a spina di pesce delle dimensioni di circa m. 4,41 x 1,13, contenente la doppia immagine accostata per il capo del cadavere di un uomo morto in seguito ad una serie di torture culminate con la crocefissione. L’immagine fu danneggiata da un’incendio avvenuto a Chambéry nel 1532. Secondo la tradizione si tratta del Lenzuolo citato nei Vangeli che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro. Questa tradizione, anche se ha trovato numerosi riscontri dalle indagini scientifiche sul Lenzuolo, non può ancora dirsi definitivamente provata. Certamente invece la Sindone, per le caratteristiche della sua impronta, rappresenta un rimando diretto e immediato che aiuta a comprendere e meditare la drammatica realtà della Passione di Gesù. Per questo Papa san Giovanni Paolo II l’ha definita “specchio del Vangelo”. Inoltre, una riproduzione del Sacro Lino sarà presente nella Parrocchia San Giovanni Bosco dalle 8 alle 20 per i tanti fedeli curiosi di conoscere. Non resta che rinnovare l’invito a tutti coloro che vogliono mettersi in ascolto di chi conduce alla ricerca della verità. Gli incontri si svolgeranno presso il Teatro Don Bosco alle 19:30 in San Pietro Vernotico.




1 COMMENTO

  1. Il più grande artista, che si raffigurò con l’ombra è la luce è Gesù di Nazaret, se la Sindone di Torino è un suo autoritratto di natura miracolosa. Al suo interno contiene la perduta o forse solo nascosta Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci. Tramite la somiglianza del volto contenuto nell’immagine della ferita al costato della Sindone, con il volto urlante del guerriero centrale, Niccolò Piccinino della Tavola Doria che della Battaglia di Anghiari di Leonardo realizzata a Firenze a Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento, riproduce La lotta per lo stendardo. Cfr. ebook/kindle. Cfr. ebook/kindle. La Sindone di Torino e le opere di Leonardo da Vinci: analisi iconografica comparata.