MESAGNE – Durante la campagna elettorale del 2015 sono stati al centro della discussione politica due temi molto importanti: le politiche giovanili e la capacità, in un periodo di scarsi fondi per i piccoli Comuni, di intercettare finanziamenti regionali o europei. Bene, il Comune di Mesagne a guida Molfetta sembrava che nella primavera 2016 avesse fatto centro proprio su queste due tematiche intercettando 150 mila euro (suddivisi in due tranche) di un bando Anci per la rigenerazione di uno dei Laboratori Urbani più apprezzati nell’intera regione, il Salento Fun Park; un finanziamento su cui i gestori del laboratorio giovanile avevano posto molta fiducia. I lavori sono formalmente finiti il 15 giugno e i gestori del laboratorio per domenica 2 luglio hanno invitato la cittadinanza a visionare i lavori terminati.

Noi de La M abbiamo accettato l’invito, sicuri di trovare un luogo pronto per l’estate e reso ancora più bello e funzionale; del resto, il finanziamento non è certo poca cosa per un posto già di suo accogliente. Nulla di tutto ciò; è bastato fare una piccola passeggiata guidata per renderci conto che le nostre speranze si stavano trasformando prima in stupore, poi in incredulità e infine in rabbia. Ci siamo trovati sin da subito di fronte ad un lavoro di pessima qualità, approssimativo e superficiale che poco o nulla ha a che fare con quanto previsto dal bando finanziato. Tanto per iniziare la collaborazione continua e trasparente prevista tra l’assessore Palma Librato e gli uffici del Comune con i gestori del laboratorio di fatto non c’è mai stata tanto che quest’ultimi non sono quasi mai stati interpellati; anzi, ai tanti richiami verbali e anche scritti fatti al Comune ci sono state sempre risposte superficiali e disinteressate. Per quanto il Sindaco si impegnasse a favorire il dialogo tra le parti, si è dovuto arrendere, così come i soci del Salento Fun Park. I lavori effettuati poi non rispettano il progetto approvato dalla Regione perché gran parte dei punti previsti e finanziati si sono dissolti nel tempo e gli altri sono stati realizzati in modo pessimo; basti pensare che, invece di abbatterle, sono state create ex novo delle barriere architettoniche che in parte non renderanno fruibile il Salento Fun Park ai disabili. Sì, signori, è accaduto anche questo. Come anche i tanti alberi che sono stati spiantati per essere lasciati sul cemento a morire oppure una porta che dà all’esterno e che non si può più aprire perché inglobata nel nuovo pavimento. E poi buchi dappertutto, canaline senza fili e chi più ne ha più ne metta. Non c’era poi traccia dei pannelli fotovoltaici, vera chicca del progetto, né del controsoffitto fonoassorbente. Una desolazione. Il Comune di Mesagne è stato capace quindi non solo di non utilizzare al meglio il finanziamento ma anche – raggiungendo livelli di tragicomicità inauditi – di utilizzare quei soldi per peggiorare la situazione precedente; sembra che il Salento Fun Park, che la Regione Puglia in giro per mezza Europa cita come uno dei migliori esempi di laboratori urbani per partecipazione e vivacità culturale, sia invece per il suo Comune solo e soltanto un problema. Ancora una volta questa Amministrazione, ma va detto soprattutto tutta la macchina degli uffici comunali, se ne infischia dei giovani e della partecipazione dal basso. E pensare che il Sindaco Molfetta aveva vinto le elezioni facendo leva e dando grandi speranze alle nuove generazioni mettendo sempre e in modo quasi ossessivo in primo piano le Politiche Giovanili promettendo un forte e nuovo impegno in tale direzione; non tutti a Palazzo Celestini la pensano allo stesso modo.




La realtà è che al Comune di Mesagne non solo non si riescono ad intercettare finanziamenti europei come promesso in campagna elettorale ma, quando vincono un bando dell’Anci grazie al contributo di soggetti terzi, i soldi vengono spesi nel modo descritto. La realtà è che al Comune di Mesagne manca la cultura della trasparenza, anche quando è obbligatoria per bando. La realtà è che al Comune di Mesagne si è promessa la rivoluzione copernicana cambiando l’assetto della Pubblica Amministrazione ma i risultati non si vedono, per niente. Anzi in alcuni casi l’efficienza pare addirittura peggiorata.

Siamo sicuri che il Salento Fun Park ha la pelle dura e, nonostante tutto, con enormi sacrifici, recupererà il terreno che gli hanno fatto perdere ma siamo preoccupati anche per tutti quei centri di aggregazione giovanile e sportiva che devono lottare contro tutto e tutti per sopravvivere; siamo preoccupati per come vengono spesi i soldi pubblici, siamo preoccupati sul malfunzionamento degli uffici che dovrebbero aiutare i cittadini e non danneggiarli, siamo preoccupati perché quello che vediamo non ci piace. Siamo preoccupati perché è ormai assodato che Mesagne “non è un paese per giovani” ma siamo comunque altrettanto certi che la maggior parte della sua popolazione meriterebbe una macchina comunale e una politica per lo meno dignitosa.

Il Direttivo de La M.

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