«La Bella Stagione»: in scena la donna antieroica di Stefano Benni

«La Bella Stagione» sfoglia ancora le sue pagine di teatro. La rassegna, organizzata dal Comune di Brindisi con la partecipazione della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, torna in scena sabato 25 agosto (ore 20) nella corte del Complesso ex Scuole Pie (Corte degli Artigiani) con «Nuda», lo spettacolo del gruppo Mòtumus, per la regia di Maurizio Ciccolella, che vede protagoniste Sara Ercolani e Flavia Muri.

«Nuda» nasce dall’idea di raccontare la donna in modo non convenzionale e lo fa incontrando i testi del celebre Stefano Benni. Lo spettacolo si snoda così attraverso la storia di alcune donne che creano, ciascuna nella propria follia, un piccolo capolavoro di verità, cui lo spettatore assiste catturato come in un giro di giostra, mossa in un climax di comicità. Le storie sono tratte da «Le Beatrici» e dal monologo «La moglie dell’eroe», che lo stesso Benni ha concesso in uso per lo spettacolo.

Sul palco si avvicendano la suora, la donna delusa e forse pericolosa, la sfacciata al limite della blasfemia, la donna sdoppiata, quella astuta e spietata, la giovane esagitata, la donna angelicata che svela una natura imprevedibile. Sei monologhi che tratteggiano il profilo di una donna antieroica e paradossale con la quale ridere, riflettere e fare sarcasmo sociale e politico.

Con «Nuda» si dà vita al «dark-side di questi personaggi, rompendo i cliché nei quali ognuno di noi inciampa relazionandosi con l’universo femminile» (Gisella Szaniszlò del «Collettivo Beatrici»). La regia di Maurizio Ciccolella restituisce, attraverso uno sguardo irriverente, un’immagine del femminile sfrondata della retorica che circonda oggi la donna. I personaggi non raccontano mai. Vivono e mostrano il loro punto di vista sulla vita, spesso estremo, rivelano la loro esperienza di osservatrici coinvolte della società, come la donna licantropa che deve confrontarsi con una improvvisa e nuova natura; o la Suora che mette continuamente alla prova la sua devozione. «Nuda» è quello che le donne non dicono e meglio, quello che le donne (riguardo a sé) spesso non sanno.

La regia sottolinea ed esalta gli aspetti psicologici dei personaggi. Ciccolella, diplomato come attore presso la prestigiosa scuola di recitazione del Piccolo Teatro di Milano, da diversi anni realizza spettacoli in qualità di regista, spesso impegnando, come nel caso di «Nuda», i propri attori. Le produzioni hanno dunque una poetica fortemente condivisa tra attori e regista, per la forte e reciproca conoscenza. Il progetto «Nuda» ha convinto lo stesso Stefano Benni, che da tempo indaga i cliché dentro cui ogni donna si ritrova a vivere. Le donne sono inafferrabili, bellissime, intriganti… si potrebbe andare avanti a lungo ma i tre aggettivi che spiegano meglio la complessità dell’universo femminile sono: misterioso, carnale e autentico. Parola di Stefano Benni.

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