Al fine di non alimentare false informazioni con il rischio di far giungere alla cittadinanza messaggi distorti circa la mobilitazione in atto, riteniamo utili alcuni chiarimenti in riferimento alle dichiarazioni rilasciate dalla locale sezione di Legambiente. Quest’ultima, a nostro avviso, non ha gli strumenti necessari per esprimersi in merito agli aspetti tecnici del commercio (affitti, spese gestionali, crisi economica). E’ nostro interesse prioritario creare le condizioni per una città vivibile a misura di cittadino in cui tutti possano godere delle bellezze artistiche ed architettoniche e nel contempo usufruire dei servizi anche commerciali resi. Purtroppo ciò che contestiamo è una politica miope che attua ciò che gli pare a danno dell’economia, della salute e della vivibilità della città. Non a caso la rete di associazioni a supporto della protesta ha evidenziato come risultino contradditorie le azioni dell’amministrazione comunale, che, mentre da una parte rivendica soluzioni atte a garantire gli aspetti di cui sopra, dall’altra mostra limiti nell’adozione di un piano organico della mobilità e parcheggi, nell’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale, nelle politiche di incentivazione all’utilizzo del mezzo pubblico. Lo fa drasticamente transennando strade senza un progetto di arredo urbano in un contesto ben differente sotto il profilo urbanistico rispetto la citata Via Sparano il cui paragone è fuori luogo. A questo punto viene il serio dubbio che non si sia a conoscenza delle articolate proposte inoltrate all’amministrazione comunale, che non riguardano solo ed esclusivamente l’apertura/chiusura di corso Garibaldi, o che si cerchi di evitare di affrontare in maniera definitiva gli argomenti sul tappeto. Su tali argomenti riteniamo possa esserci un fronte comune anche con Legambiente a meno che abbia già deciso da che parte stare.
Comitato spontaneo commercianti corso Garibaldi