Che musica maestro! L’Happy Casa manda giù a memoria lo spartito e lancia un ‘messaggino’ al campionato

BRINDISI – Scollinato 1/3 del girone di andata, l’Happy Casa Brindisi vista fino ad oggi rende lecito volare con i piedi per terra.

La sinfonia dell’orchestra diretta da coach Vitucci si fa sempre più gradevole e tutti i componenti sembrano già avere bene in mente lo spartito che dovranno suonare. Lo conoscono bene anche quelli che in attacco stanno facendo un po’ più di fatica, come Chappell che risulta primo nella classifica delle palle recuperate (2,6 a partita) e che ieri ha annullato Mitchell con la complicità di quest’ultimo, o come Gaffney, quinto nella classifica delle stoppate e tra i primi posti in quella dei rimbalzi catturati (6,4), che anche nella gara di ieri, nonostante lo 0 su 5 da tre punti, ha portato il suo mattoncino con 8 rimbalzi, 3 stoppate e 3 assist (a proposito, Gaffney è il miglior assist-man di squadra con 3,6 a partita).

Chi ha mandato giù a memoria lo spartito prima di tutti è il più insospettabile, ovvero il piccolo grande Wes Clark, che con 18,2 punti di media si piazza al settimo posto nella classifica generale dei bomber del campionato, con un campionario offensivo disarmante, comprendente primo passo fulmineo, ball-handling di livello ed un arresto e tiro da giocatore navigato.

Su John Brown sono già stati spesi fiumi di inchiostro, o meglio di battute, ma la difesa stoica di ieri su Jefferson, effettuata in costante anticipo con lo scopo di negargli costantemente la ricezione, è davvero qualcosa che non vedevamo da tempo.

Così come non ci aspettavamo onestamente un Rush a questi livelli: atletico lo è sempre stato, ma ai tempi di Varese non era nemmeno lontanamente il giocatore ammirato adesso in entrambe le metà campo, con tagli tempestivi e mano educata in attacco, anche se i veri capolavori li compie in fase difensiva, con stoppate dal lato debole, show difensivi e letture delle linee di passaggio avversarie come se avesse già visto prima la partita.

Completano il quadro Banks, Moraschini e Zanelli, che sul pezzo lo sono almeno quanto i loro colleghi citati innanzi.

E’ probabile che questa sia solo un’analisi dettata dall’entusiasmo del momento, quando si vede tutto rosa. In realtà i difetti di questa squadra li abbiamo tutti ben presenti, e sappiamo che l’obiettivo resta quello di una tranquilla salvezza: ma è giusto parimenti mettere in rilievo la dedizione di questi ragazzi e dello staff tecnico, che siamo certi regaleranno comunque alla città una delle migliori stagioni degli ultimi anni. Ed anche se così non dovesse essere, non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta, e questi giocatori difficilmente si tireranno indietro.

Andrea Pezzuto
Redazione
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