“Cambiamo l’Italia? No grazie, stiamo bene così”- di Claudia Danese

Chiari e netti sono stati i risultati del Referendum Costituzionale del 4 Dicembre 2016, così come l’atteggiamento di risposta, prima promesso e poi mantenuto,del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi. Queste le sue parole ieri sera alla conclusione dello spoglio elettorale e vittoria definitiva del NO:  << Come era chiaro sin dall’inizio l’esperienza del mio governo finisce qui. Volevo cancellare le troppe poltrone, non ce l’ho fatta. E allora salta la mia. (…). Domani pomeriggio riunirò il consiglio dei ministri e poi salirò al Quirinale per consegnare al Presidente della Repubblica Mattarella le mie dimissioni >>.

Su un’affluenza che, contrariamente a tutte le aspettative, si attesta al 65,5%,  il  59,11% degli elettori ha votato per il NO, contro un 40,89% di elettori che, invece, sceglievano il SI per il cambiamento.

Questa è la fotografia della realtà attuale del nostro Paese; un Paese dove regna una democrazia fatta oggi, per lo più, da giovani che lottano duramente per i loro interessi e che, comunque, non è mai stata messa in dubbio.  Sono proprio i giovani infatti che, sulla base degli exit pool, hanno influito fortemente sul risultato finale.

Il fatto che il Referendum si è visibilmente determinato  sulla contrapposizione fra forze politiche e la persona del Presidente del Consiglio lascia aperto un grande dubbio: “Si è votato consapevolmente per la conservazione della Carta Costituzionale, o è stata una mera battaglia di tanti contro un singolo?”.

La prima ipotesi porta ad una convergenza non parallela sul nobile concetto di non stravolgere la nostra Costituzione, con evidente e grande responsabilità di dare al Paese uno stabile contributo di governabilità. La seconda, invece, chiarisce che uno solo raccoglie il 40% dei consensi a fronte di un 60% da ridistribuire in maniera non facile tra i diversi  e tanti vincitori. 

Sicuramente il popolo ha ampiamente e chiaramente vinto, ma il Presidente del Consiglio è veramente uscito sconfitto?

Claudia Danese

 

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