BARI – Avio Aero, un business di GE Aviation che opera nella progettazione, produzione e manutenzione di motori aeronautici, e il Politecnico di Bari, hanno dato vita oggi all’Apulia Repair Development Centre For Additive Repairs, il primo laboratorio in Italia a ospitare esperti, ricercatori e giovani neolaureati che saranno impegnati a sviluppare procedure di riparazione innovative per componenti di motori aeronautici mediante tecnologie basate su sistemi di deposizione laser e cold spray. All’incontro che oggi ha dato il via all’iniziativa sono intervenuti Giorgio Abrate, responsabile dell’Ingegneria di Avio Aero, il rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio, l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone. L’obiettivo del centro – è stato detto – è quello di definire, sviluppare e sperimentare processi di riparazione innovativi. Dopo la fase di sviluppo, questi processi di riparazione potranno essere impiegati presso le principali repair station presenti negli stabilimenti di Avio Aero tra cui quello di Brindisi (700 persone impiegate), dedicato alle attività di assemblaggio e manutenzione di motori aeronautici. Nel 2017 l’Apulia Repair Development Centre For Additive Repairs lavorerà principalmente sulle pale turbina e sugli involucri in lega leggera delle scatole comando accessori. Saranno coinvolti componenti di diversi motori tra cui il GE90, che motorizza il Boeing 777 e il GEnx operativo sui 787 Dreamliner e 747-8. Le attività previste rientrano tra gli obiettivi del Protocollo di Intesa firmato a marzo 2016 da Avio Aero, ministero dello Sviluppo Economico e le Regioni Puglia, Campania e Piemonte, e sono parte dei 100 milioni di euro prospettati in Puglia che includono attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione dei processi produttivi. “A fine 2015 si contavano 50.000 velivoli per il trasporto civile. Tra 10 anni saranno 70.000, ovvero 20.000 unita’ in più”, ha detto Abrate. Avio Aero in Puglia e’ presente con uno stabilimento a Brindisi dove puo’ contare sul forte know how ingegneristico derivante dalla collaborazione con il Politecnico di Bari e con l’Università del Salento, entrate a far parte delle “Technology Development Community”, modello di partenariato che coinvolge un gruppo di 7 Università alle quali Avio Aero ha riconosciuto competenze e specializzazioni strategiche.
Avio Aero: in Puglia primo ‘lab’ per riparazioni motori aerei
