BRINDISI – Giallo a Palazzo di Città, l’ennesimo.

Molti ricorderanno le dichiarazioni rilasciate ad un blog locale dall’ex assessore alle attività produttive, Cosimo Laguercia, il quale affermava: “Abbiamo già programmato il Natale prevedendo il posizionamento di gazebo in Piazza Vittoria, illuminazione anche nei quartieri periferici, degustazioni, un grande pallone che possa ospitare i bambini, musica jazz, pop ed italiana. Abbiamo organizzato il tutto assieme alla Confesercenti, alla Confcommercio ed all’Associazione dei consumatori, le quali hanno scelto come referente D’Amore. Si sono presentati da noi con questi progetti e noi li abbiamo avallati. A breve verrà formalizzato tutto attraverso una delibera di giunta”.

Ad avvalorare le parole di Laguercia vi sarebbe un Protocollo d’intesa firmato dalle due parti, dove il Comune di Brindisi si impegnava a stanziare i fondi economici necessari e le associazioni avrebbero messo a disposizione il loro know-how per la riuscita delle iniziative.

Fin qui sembrerebbe tutto lineare, se non fosse che il subentrante assessore alle attività produttive, Raffaele De Maria, ha clamorosamente smentito l’esistenza di qualsivoglia accordo raggiunto dal Comune di Brindisi con soggetti terzi. Diceva qualcuno: “Vi sorprenderò con i miei effetti speciali”, e a Brindisi, ultimamente, godiamo di troppa grazia in tal senso.

Il clamore per tali dichiarazioni aumenta ascoltando il sindaco che, come troppo spesso sta accadendo, si è detta anch’essa all’oscuro di precedenti accordi ed ha dato incarico al capo di gabinetto, Nicola Zizzi, di verificare lo stato dell’arte.

La situazione, già di per sé grottesca, assume contorni ancor più bizzarri se si pensa che il presidente dell’associazione dei consumatori, Giuseppe Zippo, nonostante la dichiarata disponibilità della sua associazione a contribuire alla riuscita del natale brindisino a titolo gratuito, e contrariamente a quanto sostenuto da D’Amore e Laguercia, ha affermato che la sua associazione non è stata coinvolta da nessuno dei due enti. Questo suona ancora più stonato considerato che lo stesso Zippo, durante la campagna elettorale, è stato impegnato in prima linea a sostegno del sindaco.

Al di là di chi abbia ragione, da questa vicenda ne viene fuori un’ulteriore dimostrazione della scarsa efficienza e della opacità che caratterizzano l’operato della macchina amministrativa. Anche in questo caso, a pagare saranno i brindisini, perché il ritardo accumulato è inversamente proporzionale alla possibilità di scelta (ed alla qualità) dei servizi disponibili sul mercato.

In un periodo storico in cui il commercio è in debito d’ossigeno, il Comune dovrebbe dimostrare maggiore attenzione e sensibilità verso tale tematica.

Speriamo che si sia trattato solo di uno scherzo di Halloween.

 

Andrea Pezzuto
Redazione

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