Amministrative, Amati: “Chi sta con tutti vince ovunque. Io ho perso a Nardò e spiego perché”

Fabiano Amati

“Elezioni amministrative. Quelli che stanno con tutti hanno vinto ovviamente ovunque. Io invece in alcuni casi sono stato partecipe della vittoria e in altri ho perso. E oggi però vorrei parlare del Comune in cui ho perso: Nardò. E ho perso non per questioni relative al posizionamento politico, anzi sul punto sono più o meno d’accordo con chi dice che si possa trattare di marketing, ma perché quell’Amministrazione contribuisce all’inquinamento del mare e del suolo di Porto Cesareo e Nardò”.

Lo dichiara Fabiano Amati, presidente della commissione regionale bilancio e programmazione, commentando i risultati delle elezioni amministrative.

“Se mi dichiaro del Bari e del Lecce, non pare logico che qualsiasi risultato mi veda vincente? L’allargamento delle coalizioni non può dunque essere una mera questione di marketing o una campagna di comunicazione, dove l’unica cosa che non c’entra è il merito. Le coalizioni si costruiscono e si sostengono sulle cose concrete, che i partiti e le coalizioni s’impegnano a realizzare. A Nardò io stavo dunque dalla parte di chi ha perso, perché non provo interesse per il marketing e mi sembrava giusto contrastare un sindaco che continua ad alimentare una teoria scientificamente infondata, avallata purtroppo dalla Regione, impedendo l’entrata in esercizio del depuratore di Porto Cesareo. Tale teoria riguarda un illegale sovranismo della cacca, per cui i liquami depurati di Porto Cesareo non potrebbero essere collegati al recapito finale di Nardò, cioè ognuno si tenga i liquami suoi, così continuando a inquinare il suolo e il mare di Porto Cesareo e della stessa Nardò.
Su questo cose e non sul marketing credo che la politica debba prendere posizione, riuscendo ad accettare le sconfitte, come è capitato a me per Nardò, senza farsi però fiaccare e ricominciando a lottare dal punto su cui ci eravamo fermati”.

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