Una lettera inviata in redazione da una cittadina di Brindisi denuncia un caso che dura da oltre undici anni, riguardante la gestione della TARI e altre problematiche legate all’Ufficio Tributi. Nonostante i numerosi tentativi di risolvere la situazione, tra autotutele, ricorsi e documenti inviati, la cittadina denuncia un continuo disinteresse da parte degli enti competenti. La vicenda continua a generare sanzioni ingiustificate.
Di seguito, riportiamo la lettera inviata alla redazione:
Sono ormai undici anni che, come cittadina, mi trovo a dover fare i conti con una situazione paradossale e frustrante, che riguarda la gestione della Tari (Tassa sui Rifiuti) da parte dell’Ufficio Tributi del mio comune. A nulla sono valsi i numerosi tentativi di autotutela, ricorsi e documenti presentati. I miei appelli sono rimasti nel vuoto, senza che nessuno si preoccupasse di prendere visione delle problematiche, tanto meno di correggere gli errori. Tutto è iniziato quando ho deciso di vendere alcune proprietà, come documentato da atti regolari consegnati all’Ufficio Tributi. Nonostante ciò, continuo a ricevere notifiche di sanzioni per delle proprietà che non sono più mie. Errori che sembrano ignorati dai responsabili, che non aggiornano l’anagrafe e continuano a inviare multe ingiustificate. Inoltre, mi sono vista costretta a fare fronte a una rateizzazione che comprendeva una sanzione inesistente, una somma che avrebbero dovuto restituirmi. Ma la beffa non finisce qui: l’Ufficio Tributi non ha mai rilasciato una documentazione scritta ufficiale riguardo a qualsiasi modifica o rimborso. Come cittadina, è disarmante scoprire che l’unico canale di comunicazione è diventato quello delle lettere senza riscontro. Nel tentativo di far valere i miei diritti, ho inviato due lettere formali in autotutela, indirizzate sia al sindaco, Dott. Marchionna, che al responsabile dell’Ufficio Tributi, Gabriele Falco, ma anche in questo caso, senza alcuna risposta concreta. Ho fatto tutto quello che mi è stato suggerito, ma il risultato è sempre lo stesso: un muro di silenzio. La mia speranza è che il mio grido d’aiuto possa arrivare finalmente a chi di dovere, affinché si metta fine a questa situazione insostenibile che sta continuando a danneggiare numerosi cittadini come me. Non è giusto pagare per errori che non sono nostri, e nemmeno avere la sensazione che nessuno stia ascoltando le nostre legittime lamentele. La mia richiesta è chiara: chiedo che gli uffici competenti si facciano finalmente carico dei propri errori, che la mia anagrafe venga aggiornata e che vengano cancellate tutte le sanzioni ingiustificate. Inoltre, esigo la restituzione della sanzione erroneamente applicata e il rilascio della documentazione scritta che possa garantire trasparenza in ogni fase della gestione tributaria. Spero che questa denuncia non cada nel vuoto e che possa essere d’aiuto a tutte quelle persone che, come me, si trovano in difficoltà con un sistema che sembra non rispondere alle esigenze dei cittadini.