Richiesta d’ispezione per rischio infezione Sars-Cov-2. Ad avanzarla – in una lettera indirizzata alla direzione generale dell’Asl e, per conoscenza, alla Prefettura – è stato
il segretario della Uilm di Brindisi non appena appresa la notizia di un dipendente di un’azienda che opera nel capoluogo risultato positivo al test molecolare: «Il lavoratore –
scrive Alfio Zaurito nella missiva – ha dichiarato alla società di essere stato a contatto con 10 colleghi di lavoro, identificandoli. Ricordiamo che la Circolare del Ministero della salute n° 32850 del 12 ottobre 202 recita testualmente, tra le altre cose: “Contatti stretti asintomatici. I contatti stretti di casi con infezione da Sars-Cov-2 confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare: un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno”. Nello specifico, ci
risulta che i 10 dipendenti segnalati dal lavoratore positivo non hanno mai abbandonato
il proprio posto di lavoro e che gli stessi hanno eseguito il test molecolare solo venerdì
scorso (dopo due giorni), con l’aggiunta che la società sta chiedendo ad alcuni di loro di effettuare prestazioni di lavoro straordinario». «In particolare – continua Zaurito -, il comportamento del datore di lavoro risulta lesivo delle norme legislative e mette in gravissimo rischio l’intero stabilimento che è popolato da oltre 100 unità, che a loro volta potrebbero causare un effetto di contagio a catena di proporzioni catastrofiche e che risulterebbe letale per l’intera comunità, nonostante i noti sforzi economici e sociali che l’intero globo sta facendo. Richiediamo quindi che l’ente preposto al controllo ed
all’osservanza delle norme a tutela del cittadino si mobiliti per appurare che siano stati rispettati i protocolli di sicurezza sanciti dalla legislazione vigente, invitando la società interessata a fare altrettanto ricordando che solo il sacrificio di tutti può salvaguardare l’intera umanità e che qualsiasi leggerezza – conclude il segretario della Uilm – potrebbe determinare la vanificazione del sacrificio altrui».