BRINDISI – Si è concluso il percorso di alternanza scuola-lavoro che ha visto impegnati per otto mesi nel Teatro Verdi di Brindisi gli studenti delle quarte classi dell’IISS «Epifanio Ferdinando» di Mesagne. Tema dell’esperienza formativa l’accoglienza, l’assistenza di sala e la comunicazione, un mondo che gli studenti hanno esplorato da molteplici punti di vista. Un intenso programma di lavoro, tra incontri, approfondimenti, conversazioni, lezioni in teatro e in classe, infine lo stage in sala a contatto con la realtà del teatro. Un’esperienza voluta dai vertici della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, dal presidente Santi Giuffrè, il quale ha sempre sottolineato la necessità di promuovere il protagonismo dei ragazzi, gli spunti e le loro idee innovative, perché anche il teatro non può rinunciare all’energia vitale dei più giovani.
«Siamo felici che i ragazzi abbiano vissuto appieno questa esperienza formativa – ha detto il dirigente scolastico Aldo Guglielmi –. È molto importante che gli studenti comincino a sondare, sperimentando e scoprendo possibili scenari, il proprio futuro professionale. Il progetto ha colto nel segno le sue finalità perché ha incrociato interesse e apprendimento: abbiamo osservato con piacere l’attenzione con cui i ragazzi si sono messi al lavoro. Come scuola, e soprattutto come liceo, crediamo molto nel valore aggiunto delle esperienze di alternanza, perché proiettano sul campo le nozioni teorico-formative che apprendono in aula. L’alternanza permette poi di accrescere l’affiatamento tra gli stessi ragazzi. Un grazie speciale voglio tuttavia rivolgerlo alla referente della Fondazione, Valentina Marolo».
Gli studenti sono stati protagonisti di un percorso creativo e di una pratica immersiva che ne hanno confermato la predisposizione a lavorare insieme e l’entusiasmo, sotto l’occhio vigile dei docenti e degli esperti di settore della Fondazione.
«La Fondazione ha colto con entusiasmo l’occasione formativa – ha detto il direttore operativo Valentina Marolo – perché si tratta di un progetto che si ispira all’idea di contaminare scuola e lavoro, di mettere in circolo un’energia che motiva e contagia tutti. L’alternanza offre una nuova prospettiva della formazione, a scuola fuori della scuola, un cammino nel quale studenti e docenti esplorano il mondo del lavoro oltre la scuola. Da parte sua, il teatro non può che giovarsi di questa iniezione di vitalità».
«L’alternanza è una straordinaria opportunità – ha aggiunto la docente Aurelia Semeraro – e per questo i ragazzi dovrebbero poter apprendere il più possibile. Col teatro lo hanno fatto al meglio. Porteremo dentro un bellissimo ricordo di quest’esperienza, con l’auspicio che le strade si possano nuovamente incrociare, perché no, anche nell’immediato futuro».
«Il teatro è un luogo sensibile all’entusiasmo dei ragazzi – ha spiegato la docente Elena Calò – ed è capace di ripagarli dotandoli di strumenti nuovi. Sono convinta che non esistano traguardi impossibili quando in quello che fai ci metti il cuore. I ragazzi hanno affrontato questo percorso con passione, mettendoci dentro tutta la loro curiosità. Noi docenti ci siamo lasciate sorprendere piacevolmente dal loro senso di responsabilità».
«Il nostro linguaggio è l’arte – ha concluso la studentessa Antonella Abatematteo – e per questo il progetto di alternanza con il Teatro Verdi ci ha permesso di dare sfogo alle nostre inclinazioni più autentiche. Un incastro perfetto tra le nostre aspirazioni e il mondo della scena cui abbiamo sempre guardato con ammirazione».