BRINDISI – Pensioni minime, malasanità e richiesta d’attenzione in più da parte dell’Amministrazione nei confronti soprattutto degli anziani.
Sono queste le rimostranze poste in essere dal sit-in organizzato questa mattina da CGIL, CISL E UIL, a piazza Matteotti.
Si chiede, dunque, un confronto con i ‘residenti’ di Palazzo di Città, lamentando un palese disinteresse dell’Amministrazione comunale, su problemi d’interesse sociale e che attanagliano sempre più il territorio brindisino.
Lo dice a caratteri cubitali Tindaro Giunta, segretario provinciale UIL Pensionati: “Da tanto tempo – sostiene Giunta – che i nostri politici non ci convocano. Noi abbiamo già stabilito nei tavoli di concertazione che ci sono alcune problematiche relative proprio agli ambiati: povertà, welfare, inclusione sociale. Un cittadino su cinque rischia la povertà relativa, ma anche quella assoluta. Anche la chiusura degli ospedali comporta problematiche sull’occupazione. Per non parlare delle lunghissime liste d’attesa. Per il nostro territorio, che già si trova in una situazione gravante per quanto riguarda l’occupazione giovanile, tutto ciò è deleterio. I nostri giovani laureati, non trovando lavoro qui, sono costretti ad andar via”.
Ed è proprio in relazione alla malasanità ed all’angosciante e straziante lista d’attesa che una signora, P.D.M., ha dichiarato di dover attendere oltre un mese per una visita neurologica per la madre. Visita che, invece, dovrebbe avvenire in un breve lasso di tempo, vista la gravità delle condizioni di salute del genitore.
“L’ambito territoriale di Brindisi è latitante rispetto ad un confronto continuativo sui piani sociali di zona – dichiara Michela Almiento, segretaria regionale SPI CGIL – non si può aspettare e questa manifestazione di protesta serve a sollecitare il sindaco di Brindisi a convocarci al più presto e capire quali servizi riusciamo a garantire al cittadino”.
Guarda l’intervista completa a Michela Almiento, segretaria regionale SPI CGIL
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Redazione |