Su proposta del Ministero per il Sud le città di Brindisi e Lecce hanno avviato nei mesi scorsi un lavoro congiunto di scrittura e messa a punto di un Contratto Istituzionale di Sviluppo. Il Cis è uno strumento che consente alle amministrazioni di realizzare progetti strategici di sviluppo legate alla specificità dei territori, mettendo assieme risorse nazionali, europee e del Fondo per lo sviluppo e la coesione.
Nei giorni scorsi le città di Brindisi e Lecce hanno avanzato una prima proposta di lavoro per avviare la fase di negoziazione con il Ministero, articolando una serie di proposte progettuali che dovrebbero trovare copertura economica all’interno del Cis. Le proposte e i progetti da finanziare sono stati definiti dopo un confronto tra i Comuni e le altre amministrazioni pubbliche del territorio, oltre che facendo ricorso a processi partecipati (per esempio quelli già avviati e completati su processi di rigenerazione urbana in corso). L’invio della documentazione in bozza al Ministero, avvenuto nelle scorse settimane, è solo un primo passo per articolare la proposta progettuale a valere sul Cis. Di fatto avvia una procedura negoziale fra i soggetti proponenti (Comuni di Lecce e Brindisi) e gli altri enti coinvolti, in primis il ministero dell’Economia.
Il CIS delle città di Brindisi e Lecce è una straordinaria occasione per rafforzare i legami tra i due capoluoghi di provincia che per disposizione geografica ed evidente differente dotazione infrastrutturale trarranno indubbi benefici da una riflessione congiunta sulla programmazione delle politiche di sviluppo territoriale.
Le proposte di lavoro avanzate dalle due città perseguono le medesime finalità e sono state armonizzate in coerenza con le politiche di investimento di cui al Fondo Sociale di Coesione, in linea con quanto concordato nella riunione del tavolo istituzionale tenutosi a Palazzo Chigi il 3 luglio 2019 alla presenza del Ministro per il Sud e dei rappresentanti dei Ministeri, dei Sindaci delle città di Lecce e Brindisi, del Presidente della Regione Puglia e dell’Amministratore delegato di Invitalia e nei successivi incontri tecnici in Regione Puglia.
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Brindisi: una città in transizione
La città di Brindisi attraversa una fase di profonda transizione. Il modello di sviluppo che ha caratterizzato la città a partire dalla fine degli anni Cinquanta – inserito nel più ampio progetto dell’industrializzazione del Mezzogiorno – oggi mostra i suoi limiti economici, sociali, sanitari ed ambientali.
L’articolazione della strategia: assi ed obiettivi specifici
La strategia complessiva del programma è articolata in 7 assi legati ad altrettanti obiettivi specifici oltre ad un’azione trasversale per l’assistenza tecnica all’implementazione del piano: Rigenerazione urbana; Rigenerazione ecologica; Rigenerazione economica, sociale e culturale; Identità ed attrattori; Infrastrutture della conoscenza; Infrastrutture produttive; Rigenerazione paesaggistica e funzionale.
Rigenerazione urbana:
Piano di rigenerazione urbana del Quartiere San’Elia
Piano di rigenerazione urbana del Quartiere Perrino – San Pietro – San Paolo
Piano di rigenerazione urbana del Quartiere Commenda
Piano di rigenerazione del Quartiere Paradiso
Restauro e Rigenerazione Urbana del nucleo antico della città
Progettazione e realizzazione del nuovo Ponte A. De Gasperi
Realizzazione della bretella stradale Frazione di Tuturano
Piano particolareggiato di recupero del Quartiere Betlemme
Interventi di urbanizzazione Contrada Masseriola funzionali al Nuovo Palazzetto dello Sport
Riqualificazione urbanistica e funzionale dell’ex Parco Merci FS in Via Tor Pisana
Riqualificazione e rifunzionalizzazione degli ex Uffici Finanziari in Via Bastioni
Rigenerazione ecologica:
Progettazione e realizzazione della foresta urbana orientale
Progetto ‘Green&Cool Roof’ su edifici pubblici
Corridoi ecologici
Sistema di monitoraggio ambientale integrato
Messa in sicurezza del parco urbano del torrente Cillarese e recupero dei Fabbricati ex Polveriera Cillarese
Rete ecologica regionale dal Torrente Giancola al Bosco del Compare
Rigenerazione economica, sociale e culturale:
Misure di sostegno all’economia civile
Misure di sostegno allo sviluppo locale
Misure di sostegno all’economia circolare
Piano ‘Giovani per le Periferie’
Brindisi Smart Lab – Laboratorio di Innovazione Urbana
Job Center Porta Futuro
‘Brindisi Porta d’Oriente’ – Nuovi modelli di creazione, gestione e promozione della destinazione turistica
Piano di rivitalizzazione commerciale del centro urbano
Piano ‘Scuole Aperte’
Sostegno ad iniziative di impresa sociale per il contrasto alle povertà
Housing sociale
Progetto “Prima la casa. Rete di case contro il disagio abitativo”
Progetto di recupero e rifunzionalizzazione a scopi sociali dell’ex Scuola Camassa in Via Sicilia
Progetto di recupero e rifunzionalizzazione a scopi sociali dell’ex Scuola di Via Sele – Quartiere Perrino
Progetto “Casa delle Culture. Recupero e rifunzionalizzazione del dormitorio comunale”
Identità e attrattori:
Recupero e valorizzazione dell’area ex Collegio Tommaseo
Recupero e valorizzazione dell’ex Castello Alfonsino e dell’Opera a Corno
Recupero e valorizzazione dell’ex Cine Teatro Di Giulio
Progetto ‘Il Giardino del Porto. Riqualificazione dell’ex deposito catene sulla sponda del Canale Pigonati nel porto interno’
Recupero e rifunzionalizzazione dell’ex Istituto Marconi per la realizzazione del nuovo Polo Universitario
Recupero e rifunzionalizzazione dell’ex Caserma Carafa D’Andria per la realizzazione dello studentato, della mensa universitaria e dei servizi annessi
Progetto ‘Casa della Musica – Valorizzazione dell’ex convento d Santa Chiara
Progetto di rifunzionalizzazione dell’ex Capannone Montecatini
Infrastrutture produttive:
Progettazione e realizzazione della piattaforma logistica integrata retroportuale
Progettazione e realizzazione del nuovo mercato ortofrutticolo all’ingrosso
Recupero ex carbonile per la logistica portuale
Completamento al progetto per la realizzazione di opifici e lotti standardizzati per nucleo APPEA nella ZI di Brindisi
Centro di ricerca sulla decarbonizzazione e sullo sviluppo sostenibile presso la Cittadella della Ricerca
Intervento di prima sistemazione e messa in esercizio del parcheggio a raso di Costa Morena
Rigenerazione paesaggistica e funzionale:
Riqualificazione ecologica, paesaggistica e funzionale della costa nord
Piste ciclabili “Santa Chiara – Commenda – Sant’Angelo Centro”
Progetto per la realizzazione di una pista ciclabile circuito Quartiere Casale – Aeroporto –Litoranea Nord
Difesa dall’erosione del litorale brindisino a Ponente
Potenziamento della circolare del mare ed interconnessione del sistema della mobilità urbana della Città di Brindisi
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Il programma di interventi proposto dalla città di Lecce punta, in sintesi, ad un riposizionamento competitivo della città proponendo da un lato un potenziamento della sua vocazione turistica legata all’arte e al patrimonio monumentale, dall’altro un rafforzamento complessivo del livello di attrattività di Lecce come meta anche di turismo balneare e naturalistico e per la localizzazione di nuove attività economiche, anche di rango sovralocale o internazionale. A questo obiettivo si aggiunge il potenziamento e la diversificazione dei servizi locali nei quartieri cittadini interessati da fenomeni di degrado o di spopolamento, per contrastare l’emergenza abitativa e attrarre nuovi cittadini, in particolare i giovani, rafforzare il tessuto economico e dei servizi, migliorare ulteriormente la qualità urbana dal punto di vista ambientale e della sostenibilità.
Nella sua proposta progettuale Lecce ha presentato progetti per 340 milioni di euro, articolati in tre Ambiti Strategici di Intervento: “Lecce è il suo mare” (122.000.000,00 euro), “Leccepatrimonio di storia” (79.560.000,00) e “Lecce città di tutti” (136.769.000,00), a loro volta suddivisi in macroaree all’interno delle quali sono collocati i progetti dei quali il Comune propone nell’ambito del Cis la immediata cantierabilità. Si punta alla rigenerazione e infrastrutturazione delle marine, all’ulteriore recupero e valorizzazione della Lecce monumentale e a dotare la città di infrastrutture sociali oggi necessarie per andare incontro ai bisogni primari della popolazione.
Nel dettaglio:
- Lecce è il suo mare, con le macroaree:
- Waterfront a partire dalle torri costiere e i beni culturali diffusi, “fari di comunità”
- Accessibilità strade parco, itinerari narrativi nel paesaggio, promenades sul mare, parcheggi, messa in sicurezza degli incroci con rotatorie;
- Infrastrutturazione sostenibile, mitigazione del rischio idrogeologico e valorizzazione delle aree naturali;
- Accoglienza offerta turistica e culturale;
Tra i principali interventi per il rilancio delle marine vi è la realizzazione di un sistema di waterfront (lungomare) lungo la costa. Ogni waterfront avrà la sua Torre costiera e/o bene culturale di riferimento (Torre Rinalda, Torre Chianca, Torre Veneri, Idrovora di Frigole, Faro di San Cataldo e molo di Adriano), attorno al quale disegnare un sistema di piazze e giardini pubblici sul mare, spazi aperti attrezzati con chioschi e piccoli punti di approdo dal mare, percorsi per la mobilità dolce panoramici, fermate del trasporto pubblico e parcheggi arretrati per garantire la pedonalità degli spazi. Chiesto anche un Fondo riconversione per gli stabilimenti balneari che dovranno riconvertire le proprie strutture per rendere sostenibili.
Altro intervento chiave la realizzazione della strada-parco Lecce- San Cataldo e, sempre in tema di viabilità, la realizzazione di un sistema di rotatorie e messa in sicurezza degli incroci di accesso alle Torri costiere. In agenda anche interventi a favore della mobilità eco-compatibile per Torre Rinalda – Torre Chianca- Via vecchia Frigole e il posizionamento di pedane di accesso alle spiagge del litorale leccese.
Sul fronte delle infrastrutture nella proposta del Comune di Lecce sono compresi i progetti per il completamento rete idrica e della fognatura nera nelle marine. Previsto anche l’avvio di un cantiere sperimentale per il recupero edilizio, urbanistico e paesaggistico degli insediamenti abusivi di Torre Rinalda, Spiaggiabella e Torre Chianca, il dragaggio del bacino Foca presso la Darsena di San Cataldo e il ripristino delle banchine del Bacino di Acquatina. Al fianco delle infrastrutture anche interventi per la tutela e la fruizione degli habitat costieri che caratterizzano la costa leccese, anche per migliorarne la fruizione.
Per migliorare l’offerta culturale e turistica, il Comune propone la costruzione di una piscina olimpionica a San Cataldo, la realizzazione dell’Ecomuseo delle Bonifiche di Frigole, della Rete degli ostelli della gioventù lungo tutto il litorale e il restauro conservativo della Masseria Rauccio. Attraverso il progetto “Tramareterra”, inoltre, è prevista la realizzazione di Infrastrutture Verdi a Frigole, insieme alla riqualificazione di tre luoghi urbani di socializzazione nelle marine di Spiaggiabella, Frigole e San Cataldo. Previste anche misure di incentivazione per imprese artigiane e creative e esercizi di vicinato nelle marine leccesi.
- Lecce – Patrimonio di Storia, con le macroaree:
- Riqualificazione e valorizzazione dell’area urbana posta all’ingresso nord della città: il sistema dei parchi e dei giardini;
- Restauro e recupero funzionale di immobili e contesti ambientali di interesse storico;
- Riqualificazione ambientale di spazi pubblici degradati con misure per incentivare l’insediamento di attività artistiche e creative ed esercizi commerciali di vicinato;
Quest’ambito agisce sulla città storica e la Lecce monumentale. Qui il percorso è tracciato in continuità con il recupero delle più preziose testimonianze del passato della città. Tra i progetti proposti dal Comune c’è il completamento della valorizzazione integrata sistema Mura urbiche, con il recupero e fruizione edificio ex Vigili urbani, Palazzo Giaconia e aree contermini. Sempre per valorizzare le Mura, la Sistemazione area ex Circolo tennis e Corte Licci. Prevista inoltre la valorizzazione ex convento degli Agostiniani, con l’allestimento dell’archivio storico multimediale e dell’Urban Center, il completamento dell’ultimo lotto del Parco di Belloluogo la riqualificazione ambientale viale S.Nicola (viale dei fiori), il recupero e fruizione della stazione ex Agip come punto di accoglienza turistica e infopoint, il recupero e fruizione dell’antico cimitero monumentale, per l’inserimento in esso di un percorso di visita
In tema di nuovi restauri e progetti di riqualificazione e valorizzazione su beni monumentali, grazie ai fondi Cis si interverrà sul Castello di Carlo V, per la riqualificazione ambientale, valorizzazione e fruizione delle aree contermini, sul restauro della Casa del Mutilato, sul recupero e fruizione dell’ex Istituto Garibaldi e dell’ex Istituto Margherita, sul recupero della Chiesa di S.Marco e Colonna di S.Oronzo, compresa la sistemazione dello spazio contermine, sul Lotto di completamento del Parco archeologico di Rudiae, sul restauro e valorizzazione dell’AnfiteatroRomano, sul recupero e fruizione dell’ex Caserma Cimarrusti, sul recupero e valorizzazione della Chiesa di Santa Maria del Tempio (in adiacenza centro polifunzionale area ex caserma Massa), sul recupero e fruizione del Teatro Paisiello e della Villa Comunale.
Previsti interventi anche per la riqualificazione ambientale di spazi pubblici degradati nel centro storico e la creazione percorsi artigianali e la costituzione di una rete di fruizione delle attività artigianali creative ed esercizi di vicinato.
Lecce – Città di tutti, con le macroaree:
- Miglioramento delle condizioni insediative e contrasto allo spopolamento;
- Potenziamento dei servizi locali e valorizzazione del sistema culturale, turistico e produttivo;
- Valorizzazione dei punti di approdo urbano e delle infrastrutture di collegamento;
- Servizi per occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione, sicurezza urbana;
I progetti di quest’ambito sono pensati per intervenire sui bisogni primarie della popolazione di Lecce sulla creazione di migliori condizioni di vita per i cittadini di oggi e di domani. Si parte dal contrasto all’emergenza abitativa con il recupero e la rigenerazione dell’immobile dell’ex Galateo, la realizzazione di nuovi alloggi di Edilizia Economica Popolare per andare incontro alle famiglie in situazione di disagio sociale ed economico e la demolizione fabbricati fatiscenti in via Sozy Carafa. Per migliorare la qualità ambientale dell’area urbana tra i progetti è inserita la realizzazione cassonetti interrati a supporto della raccolta dei rifiuti e la realizzazione di un nuovo Centro Comunale di Raccolta rifiuti (CCR) con la implementazione di due siti esistenti per le attività di economia circolare.
Per valorizzare il sistema culturale, turistico e produttivo, nel Cis c’è spazio per la “Città dell’Arte e della Musica” nelle Cave di Marco Vito, per il riuso sostenibile del Parco del Quartiere Santa Rosa e per la realizzazione di un nuovo mercato ortofrutticolo in zona “Settelacquare”. In quest’ambito è previsto anche il finanziamento di un Dipartimento di specializzazione pediatrico presso la Asl di Lecce. Per valorizzare i punti di accesso alla città viene chiesto il finanziamento per adeguare e mettere a norma la tangenziale Est e le relative infrastrutture, nonché per la riforestazione dei margini stradali e la riqualificazione ecologica dei viali storici e della circonvallazione cittadina. A favore della sicurezza dei cittadini viene proposta la creazione di una rete di controllo visivo del territorio. Riqualificazione impianto sportivo di viale Giovanni Paolo II.
A completare il quadro strategico contribuiscono le azioni di sistema per l’efficacia del programma, il rafforzamento della governance e dei processi di implementazione, attraverso le quali potenziare la capacità del Comune e degli enti coinvolti nel Cis nel campo della progettazione e gestione degli interventi.
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