VIDEO – Intervista a Pierangelo Argentieri (Pres. Federalberghi) sul turismo in Puglia e sulle potenzialità inespresse di Brindisi

BRINDISI – Pierangelo Argentieri, Presidente di Federalberghi Brindisi e Vice-Presidente pugliese della medesima categoria è stato l’interlocutore perfetto per provare a comprendere il segreto del successo della Puglia, per analizzare i flussi turistici che la coinvolgono e per immaginare quali debbano essere i prossimi passi da compiere per consolidare ed incrementare i numeri fatti registrare negli ultimi anni.

Nel corso dell’intervista si è parlato dei punti di forza della regione, che sono rappresentati soprattutto dal mare e dai prodotti enogastronomici, così come si è discusso delle carenze (alcune delle quali anche strutturali) che la relegano al 12° posto in Italia in termini di arrivi. A tal proposito ci si interroga da più parti su quanto il problema dei trasporti sia dirimente: la carenza, inutile nasconderlo, sussiste eccome, ma se ci si orienta in base ai numeri, la provincia di Lecce, che è peggio servita di quella di Bari, fa registrare cifre in termini di flussi assolutamente superiori rispetto a quest’ultima.

Il discorso si è poi spostato sugli strumenti messi in campo dalla Regione per stimolare gli investimenti e per provare a percorerrere la via della destagionalizzazione: Argentieri sul punto si è espresso in maniera piuttosto critica rispetto alla confacenza delle misure adottate in rapporto al tessuto dell’imprenditoria turistica locale. Tra le richieste inoltrate alle istituzioni rientrano le necessità di collegare direttamente la Puglia con New York e di pensare a interventi che possano agevolare non solo i grandi investitori, ma anche le piccole e medie imprese che debbono fare sistema.

La parte finale dell’intervista è dedicata alle singole realtà: si è discusso della opportunità di garantire una pluralità di modelli turistici, che vanno da quello gallipolino (sullo stile di Mykonos ed Ibiza), che pure ha bisogno di essere regolamentato e pianificato, a quello elitàrio messo in piedi dai privati operanti nel territorio di Fasano e di Ostuni. Dai numeri e dai feedback risulta in forte ascesa il sistema di accoglienza predisposto nell’agro di Carovigno, dove villaggi turistici e strutture ricettive di qualità riescono sempre più ad intercettare flussi turistici di particolare importanza; d’altronde, il triangolo costituito da Ostuni, Fasano e Carovigno rappresenta oramai uno dei poli di maggiore valenza ed attrazione turistica. E Brindisi dove si colloca in tutto questo? Secondo Argentieri il capoluogo messapico (che a differenza degli ultimi anni, al termine della stegione estiva in corso, non dovrebbe far registrare il segno più) non è in grado di comunicare a sufficienza le proprie potenzialità, poiché è impensabile che una città con una dotazione infrastrutturale del genere non riesca ad intercettare neppure il 2-3% dei flussi turistici che l’attraversano. La città dovrebbe dunque proporsi come reale hub al servizio delle tre richiamate realtà della provincia e fare sistema con le stesse (e non solo), puntando sull’unione tra porto ed aeroporto, sull’economia legata al traffico crocieristico (la quale, secondo il Presidente di Federalberghi, è ancora poco esplorata) e sull’offerta di servizi che possano attrarre turisti.

Andrea Pezzuto
Redazione

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