Rimango sconcertato dalle dichiarazioni fate dalla direttrice del carcere di Brindisi in merito alla mancata erogazione dell’acqua nelle ore notturne. La stessa sostene che l’acqua viene “sospesa” per garantire il riempimento dei serbatoi e garantire l’acqua nelle ore diurne. Ciò che mi risulta è che l’erogazione dell’acqua da parte dell’AQP avviene sin dalle prime ore del mattino fino al primo pomeriggio. I serbatoi servono (come in qualsiasi condominio) a garantire scorte di acqua proprio quando non c’è erogazione da parte dell’ente.
La Costituzione italiana all’articolo 27 comma 3 stabilisce che “le pene devono tendere alla rieducazione del condannato”. Questo è il presupposto essenziale e irrinunciabile dal quale si deve partire quando si parla di carcere e della sua funzione. Nonostante questo, alla luce della tutela che la Costituzione ha voluto, la funzione rieducativa non può essere abbandonata o passare in secondo piano. La pena senza rieducazione è privata della sua essenza, ed è un pretesto per allontanare il reo dalla società, è una forma di afizione fine a se stessa, un sacrificio inutile (se non addirittura dannoso) del diritto alla libertà dell’individuo. La mancanza di fondi per potere finanziare qualunque attività, la carenza di personale penitenziario, ma, soprattutto, l’assenza di una decisa volontà delle forze politiche di andare oltre le risposte, le soluzioni provvisorie a questioni molto urgenti e sempre rivolte a non scontentare quell’opinione pubblica secondo la quale il carcere deve essere luogo di sofferenza, hanno fato sì che il carcere diventasse una sorta di parcheggio per delinquenti, un luogo di segregazione dove la prospettiva di rieducazione, anziché essere un risultato al quale tendere quotidianamente attraverso un trattamento mirato, non è altro che una speranza virtuale e miracolistica.
Per questo insistiamo nel prestare maggior attenzione alla questione , guardando oltre a quei cittadini che si lamentano per gli schiamazzi notturni, ed invitiamo ad ascoltare chi per necessità, per scelta o per sbaglio si ritrova a dover scontare il suo debito verso la società.
Ivano Valente
Candidato al Senato per Potere al Popolo Brindisi

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