Oggiano: “Rossi faccia un favore alla città: dopo aver firmato la revoca dell’ordinanza firmi le sue dimissioni”

Massimiliano Oggiano

Come volevasi dimostrare l’incontro di oggi in Prefettura con Sindaco di Brindisi,  Versalis, Arpa, Ministero dell’Ambiente e sottosegretario del Mise Alessandro Todde sancisce, se ce ne fosse stato bisogno, che l’ordinanza di chiusura degli impianti di Versalis/Eni emessa dal Sindaco Rossi è stata una sceneggiata teatrale, forse per dare un assist elettorale al Presidente Emiliano  che invece si è trasformato in un comico autogol, oltre che un maldestro modo per recuperare un po’ di visibilità mediatica e consenso ormai ai minimi termini. Il sindaco emetteva ordinanza di chiusura impianti denunciando disastri ambientali, chiedendo investimenti di Versalis/Eni sull’impianto di Brindisi, chiedendo impegni al Governo per la così detta decarbonizzazione ed  un tavolo tecnico con Versalis.

Scopriamo nell’incontro di oggi che: Versalis/Eni confermano 100 milioni di investimenti nell’impianto di Brindisi (torcia a terra, aggiornamenti e opere manutentive funzionali all’impianto) e rigetta qualsiasi responsabilità sugli sforamenti emissivi di benzene rilavati dalla relazione preliminare di Arpa durante la fermata dell’impianto di craking; il dirigente del Ministero dell’Ambiente responsabile AIA del Ministero dell’Ambiente afferma che ci può essere  una richiesta di revisione AIA da parte del Sindaco ma solo se adeguatamente motivata (ad oggi i motivi sono sconosciuti) e che rispetto al quadro normativo esistente non vi è un problema ambientale (le emissioni di benzene  rilevate rientrano nei limiti previsti dalla norma) semmai sanitario, il tutto  confermato dalla Relazione sulla Qualità dell’aria di Arpa che  evidenzia che il rispetto dei limiti di qualità dell’aria previsti (il citato D.Lgs 155/2010), recepimento di analoga normativa europea, sia per quanto riguarda il limite giornaliero del PM10 che quello annuale del benzene, sono riferiti esclusivamente alla valutazione di aspetti di carattere ambientale e che la  stessa non contiene elementi di valutazioni di carattere sanitario  che restano di esclusiva competenza delle Aziende Sanitarie Locali: peccato che l’Asl di Brindisi su questa vicenda non è stata mai interpellata né da Arpa tanto meno dal Sindaco; il sottosegretario al Mise Alessandra Todde dichiara che nei confronti del territorio di Brindisi c’è una grande attenzione con due tavoli aperti riguardanti la così detta decarbonizzazione  ed il porto con tutte le sue attività ad esso speculari; il sindaco chiede oggi un tavolo tecnico che nel 2018 rifiutò.

Ricapitolando per ordine: impegni già assunti e rispettati da Versalis in ordine ad investimenti sul territorio, le emissioni di benzene rientrano nei limiti normativi, il Governo ha aperto due tavoli istituzionali per Brindisi (porto e decarbonizzazione); e da ultimo Rossi chiede oggi un tavolo tecnico a Versalis/Eni che  nel 2018 snobbò! Se non stiamo su “Scherzi a parte” stiamo a “La sai l’ultima”.

Tutta questa pantomima  sulla pelle di 2200 lavoratori, spaccando una Città tra chi reclama giustamente il  diritto alla salute e chi il diritto al lavoro, una guerra tra le parti fragili e deboli del tessuto sociale cittadino che pretendono rispetto per le loro  legittime rivendicazioni, il  tutto condito da uno sfrenato quanto irresponsabile pressapochismo   post ideologico vetero ambientalista di sinistra di facciata da dare in pasto ad   una piccola élite perbenista dalla doppia morale e a qualche consigliere folgorato sulle note di Bella ciao.

Sconfessato  dal Governo, abbandonato dal suo alleato PD, commissariato dalla Regione, inviso al mondo produttivo ed associativo di rappresentanza sindacale e datoriale: Rossi l’unica cosa che può fare dopo la revoca dell’ordinanza è firmare le proprie dimissioni!

Dott. Massimiliano Oggiano

Capogruppo FdI

Vicepresidente del Consiglio Comunale di Brindisi

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1 COMMENTO

  1. Rossi non è personaggio da rendere le dimissioni da Sindaco: va bene ai suoi sostenitori e agli oppositori. Questi ultimi avevano ed hanno la possibilità di sfiduciare il Sindaco denunciando agli Organi di controllo (Prefettura, Corte dei Conti, MEF) la illegittimità dei numerosi atti amministrativi (pubblicati in altra sede) assunti nella gestione dell’Ente. Continua, sempre per quest’ultimi, a sfuggire la doverosa segnalazione per il mancato o tardivo controllo da parte del Collegio dei Revisori sui numerosi atti di natura finanzaria (debiti fuori bilancio, transazioni, rendiconti, anticipazioni di cassa ed altri), nonchè per l’avvio di danni erariali dovuti a mancati recuperi di crediti vantati dall’Ente o a mantenimento di residui attivi non più realizzabili.
    Brindisi, 02/06/2020 Franco Leoci

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