Torna a Campi Salentina, Novoli e Trepuzzi “I teatri della Cupa. Festival del teatro e delle arti nella Valle della Cupa”

Dal 23 al 31 luglio a Campi Salentina, Novoli e Trepuzzi torna “I teatri della Cupa. Festival del teatro e delle arti nella Valle della Cupa”.
Si tratta della settima edizione, incentrata sul tema “Ricucire”, che vedrà alcune figure tra le migliori realtà della scena teatrale contemporanea italiana e pugliese.

Ad aprire il festival Licia Lanera con “I sentimenti del maiale” – ultimo spettacolo della trilogia “Guarda come nevica”. In programma “Fake Folk” di Andrea Consentino della compagnia Cranpi – un progetto di riconquista critico-carnevalesca della piazza e del folklore attraverso le nuove tecnologie; “Un peep show per Cenerentola” di Paola Guerra e Antonio Viganò del Teatro la Ribalta – creazione di teatro-danza immaginata e pensata (per 14 spettatori a turno); “Eneide” di Giuseppe Ciciriello della compagnia CartiCù; “Piccoli massacri fuori porta” di Areté Ensemble e Cipriani&Gambaccini, diretto e interpretato da Michele Cipriani, Arianna Gambaccini, Saba Salvemini, Annika Strøhm – una commedia esilarante, necessaria e spietata che ha fatto il giro di tutti i teatri del mondo; “GiOtto. Studio per una tragedia” di Giuseppe Provinzano di Babel Crew; “Moby” di Francesco Niccolini con Luigi D’Elia (Arca Azzurra Produzioni | INTI).
Presenti musica e teatro con i “Piccoli funerali” di Maurizio Rippa e Amedeo Monda (369 Gradi), spettacolo vincitore alla VI edizione de I Teatri del Sacro, uno spartito drammaturgico e musicale che alterna un piccolo rito funebre ad un brano dedicato a chi se n’è andato; “Solo la bellezza era purtroppo nel posto sbagliato” è una performance dell’attrice e autrice Lea Barletti e del cantautore Maurizio Vierucci ispirata all’opera di Elfriede Jelinek “La morte e la fanciulla”. Non mancherà la danza con “Save the last dance for me”, nel quale Alessandro Sciarroni lavora assieme ai danzatori Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini sui passi di un ballo bolognese chiamato Polka Chinata, una danza di corteggiamento risalente ai primi del ‘900; e “Graces” di Silvia Gribaudi che, come ultimo spettacolo del festival, vede in scena tre corpi maschili, tre danzatori dentro ad un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto.
In programma anche gli spettacoli tout public con “Esterina centovestiti” della Compagnia Burambò di e con Daria Paoletta diretta da Enrico Messina; “Malamat” e “Love is in the air”, tra musica, circo, giocoleria e anime in volo, della Compagnia El Grito; “Alberi Maestri Kids” di Michele Losi (Produzione Pleiadi e Campsirago Residenza). Due le recenti produzioni di Factory compagnia transadriatica per la regia di Tonio De Nitto: “Il fantasma di Canterville”, liberamente ispirato all’omonimo racconto di Oscar Wilde di e con Angela De Gaetano e “Hubu re”, tratto da Ubu Roi di Alfred Jarry.

Fra gli ospiti pugliesiemergonoSara Bevilacqua e la Compagnia Meridiani Perduti con “StocDdo’ – Io Sto Qua”; Giovanni Delle Donne e Massimo Giordano con “La Guerra di Rocco”; Michela Marrazzi e Rocco Nigro con “Paloma” (Factory Compagnia transadriatica e Teatro Koi); “Spezzato è il cuore della bellezza” della Piccola Compagnia Dammacco con Serena Balivo, Erica Galante che racconta la storia di un cosiddetto triangolo amoroso – lui, lei, l’altra, di chi lo vive. In scena anche “Casa Barbablù”-spettacolo dedicato al tema del femminicidio con Francesca Danese e Otto Marco Mercante, Preghiera del mattino.
Il festival proporrà, come ogni anno, le Assemblee della parola, momenti di riflessione sul mondo della cultura e del teatro, e altri incontri e laboratori.

“Questa edizione nasce per tenere assieme, ricucire appunto, i legami e gli appuntamenti che questo tempo ha lasciato sospesi, in attesa dell’incontro”, sottolineano i direttori artistici Tonio De Nitto e Raffaella Romano. “Come e più di sempre il festival vuole essere un’occasione unica per ritrovarsi intorno al rito teatrale, ricreare quella festa che riunisce, in un momento particolare dell’anno, artisti, operatori e pubblici, senza trascurare importanti occasioni di riflessione, momenti di gioco e formazione per i più piccoli, presentazioni di libri e riviste che possano nutrire ¬gli sguardi e i pensieri”, proseguono. “In questa fase in cui proviamo a ripartire di nuovo assieme,vogliamo rimettere al centro il palcoscenico e tutti i suoi lavoratori, convinti che sia l’unico modo per dare valore a ciò che ci siamo promessi nei lunghi mesi in cui non è stato possibile fare ciò cui siamo chiamati: celebrare l’arte dell’incontro. E la celebriamo con una festa del teatro che non perde la sua funzione sociale, che parla di diversità, di corpi non conformi, di memorie da non cancellare, di riti da celebrare, di passaggi fondamentali per le nostre fragili esistenze. Tutto questo con levità e profondità, tra realtà e sogno”.

Il Festival “I teatri della Cupa” è ideato e organizzato da Factory Compagnia Transadriatica e Principio attivo teatro con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia “Custodiamo la Cultura in Puglia 2021 – Misure di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali”, Teatro Pubblico Pugliese, amministrazioni comunali di Campi Salentina, Novoli e Trepuzzi in collaborazione con BlaBlaBla e Il Coordinamento C.Re.S.Co per lo stato dell’arte nei territori.

Federica Ruggiero

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