BRINDISI – Arriva il chiarimento della ASL di Brindisi relativo alla notizia secondo cui i macchinari per la TAC del nosocomio locale fossero, ieri, fuori uso.

“In relazione ad articoli di stampa apparsi in data 4 e 5 settembre 2017 su testate online e cartacee locali circa “T.A.C. fuori uso al P.O. Perrino di Brindisi”, si chiarisce e precisa quanto segue – si legge nella nota dell’azienda sanitaria – acquisiti i dati necessari per poter fornire risposte oggettive sul caso, si può sostenere che le notizie contenute negli articoli in questione non risultano essere veritiere e si palesano fuorvianti. Invero, come relazionato dal Direttore Sanitario del P.O. Perrino di Brindisi: N.1 T.A.C. era regolarmente funzionante; N.1 T.A.C. non era disponibile perché in manutenzione obbligatoria come da legge. I pazienti arrivati al Pronto Soccorso dell’Ospedale Perrino di Brindisi nella giornata di ieri, 4 settembre, sono stati trattati tempestivamente ed appropriatamente anche per quanto concerne gli accertamenti diagnostici (T.A.C., Ecografia, etc..). Tanto premesso, in un rapporto di cordiale cooperazione, chiediamo per il futuro maggiore prudenza nel verificare fatti e/o situazioni che possano generare disorientamento nell’utenza, con conseguenti danni d’immagine per questa Azienda Sanitaria e per tutto il personale che quotidianamente lavora con grande spirito di abnegazione”.

1 COMMENTO

  1. Ovvio cosa deve dire l’Amministrazione di fronte all’evidenza:
    Quello che è successo è assurdo; come se una catena di montaggio o un impianto di produzione viene fermato per festeggiare il Santo Patrono. Ma la storia si ripete ogni sabato: si parla di liste di attesa e il sabato sono chiusi tutti i servizi territoriali da via Dalmazia a Piazza Di Summa. Non parliamo del ritiro di farmaci ospedalieri: il Sabato la farmacia del Perrino è aperta ma non può consegnare alcun farmaco mentre la Farmacia del Di Summa potrebbe farlo ma è sempre chiusa. E’ un gran casino! Ma il Super Pasqualone le sa queste cose? Non dovrebbe essere lui il garante dell’organizzazione?
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