“Si scongiuri la chiusura LyondellBasell. Si rischia il tracollo economico del territorio”

Sullo stabilimento della LyondellBasell di Brindisi dopo la chiusura di un impianto per il polipropilene con l’esubero e la ricollocazione di ben 47 unità lavorative, si stanno addensando nubi sempre più nere.

Infatti la società americana tramite il Ceo Peter Vanacker ha annunciato una revisione strategica delle sue attività europee.

Al contempo però ha confermato l’investimento per la realizzazione di un impianto industriale per il riciclo chimico con tecnologia MoReTec a Wesseling, di un hub per la selezione e il riciclo di rifiuti plastici a Knapsack, entrambi in Germania, e ha annunciato risorse per il revamping degli impianti di catalisi a Ferrara. Per lo stabilimento di Brindisi non si parla di nuovi investimenti e perciò, essendo esclusa da un piano di investimenti, rischia seriamente di essere la vittima sacrificale del riassetto societario. Davanti ad uno scenario simile il destino di tutta la filiera chimica-industriale del polo brindisino diventa un’incognita con la reale deflagrazione di una bomba sociale la cui eco coinvolgerà tutta la Puglia.

Non possiamo più commettere l’errore di aspettare che gli eventi travolgano il tessuto sociale ed economico brindisino e per questo solleciteremo immediatamente tutte le Istituzioni locali, regionali, nazionali, le associazioni datoriali e sindacali affinché si convochi immediatamente un incontro operativo per coordinare tutte le azioni necessarie alla salvaguardia e alla difesa del territorio.

Francesco Cannalire, segretario cittadino Pd Brindisi e capogruppo consiliare Comune di Brindisi

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