Scontro sul bilancio previsionale tra il sindaco e l’ex dirigente Simeone: avviso di conclusione indagini per Rossi

BRINDISI – Lo scontro sul bilancio previsionale tra il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi e l’ormai ex dirigente ai servizi finanziari Simone Simeone, avvenuto a novembre scorso, ha causato strascichi giudiziari. Il primo cittadino ha ricevuto, infatti, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari (a firma del Pm Pierpaolo Montinaro) e risulta, quindi, iscritto nel registro degli indagati. Il reato è quello “di aver usato usato minaccia, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, nei confronti dell’ex dirigente Simeone, al fine di costringerlo a compiere un atto contrario ai propri doveri di ufficio”. Nel frattempo, il dr. Simeone  due mesi fa è andato a ricoprire, per un periodo di sei mesi, il ruolo di direttore generale dell’Amministrazione provinciale di Taranto.

L’ex assessore Cristiano D’errico e l’ex dirigente Simone Simeone

Secondo l’accusa, Rossi avrebbe ripetutamente prospettato “il licenziamento o il trasferimento dell’ex dirigente in altro ufficio, qualora quest’ultimo non avesse assecondato le sue richieste, al fine di costringerlo ad emettere, nello schema di bilancio di previsione 2020-2022 del Comune di Brindisi, un parere favorevole, ovvero un atto contrario ai propri doveri di ufficio, in quanto il contributo AGER di un milione di euro che il sindaco chiedeva di inserire non era esistente, in quanto privo di documentazione di supporto, in contrasto con il Testo Unico degli enti locali”. Il tutto, con l’aggravante – conclude il provvedimento – di aver commesso il fatto “con abuso dei poteri inerenti ad una funzione pubblica, in qualità di sindaco del Comune di Brindisi”. Il fatto sarebbe stato accertato l’1 settembre 2020, presumibilmente giorno in cui il dr. Simeone si è recato in Procura. Una data che, tuttavia, non coincide con quella in cui avvenne lo strappo tra il sindaco e l’ex dirigente, cioè il 16 novembre scorso, mentre il giorno successivo si registrarono le dimissioni dell’assessore al ramo Cristiano D’Errico. Il 18 novembre, invece, nella successiva riunione di Giunta, dopo due tentativi andati a vuoto,  il sindaco Rossi informò il prefetto Carolina Bellantoni della mancata approvazione del bilancio, chiedendole di valutare la nomina di un commissario ad acta.

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3 COMMENTI

  1. Appare fuor di posto un commento tecnico: penso che sia giusto affidarsi alle decisioni che sul caso adotterà la Magistratura. BRINDISI, 17/04/2021 Franco Leoci

  2. Sig. Sindaco, io come semplice cittadino sono con Lei, la magistratura farà il suo corso e Lei ne uscirà indenne. Continui a lavorare per la città.

  3. UN AVVISO DI GARANZIA, PERALTRO COLLEGATO ALLA CONCLUSIONE DI INDAGINE PROVOCATA DA UNA DENUNCIA O QUERELA DI UN DIRIGENTE DEI SERVIZI FINANZIARI , ATTUALMENTE IN ASPETTATIVA,NON RENDE CREDIBILE LA POSSIBILE AZIONE MINATORIA DI UN SINDACO COME L’ING.RICCARDO ROSSI CHE,NOTORIAMENTE,E’ UNA PERSONA ONESTA E CORRETTA.COMUNQUE E’ GIUSTO CHE LA MAGISTRATURA FACCIA IL SUO CORSO E CHE LO STESSO SINDACO SI COSTITUISCA COME PARTE CIVILE IN QUANTO LA VICENDA DOVRA’ CONCLUDERSI CON IL PIENO RISPETTO DELLE LEGGI VIGENTI E DELLE EVENTUALI RESPONSABILITA’ DI PUBBLICO UFFICIALE.
    AVV,VINCENZO GUADALUPI
    GIA’ DIFENSORE CIVICO ED AMMINISTRATORE DELLA NOSTRA CITTA’ DI BRINDISI