Al Presidente Coop. San Bernardo
Al Presidente Coop. Sirio
postacertificata@pec.sirioco.it
Al Responsabile Abito Comune di Fasano
Al Direttore Generale ASL BR
protocollo.asl.brindisi@pec.rupar.puglia.it
Al Sig. Questore di Brindisi
gab.quest.br@pecps.poliziadistato.it
Al S.E. il Prefetto di Brindisi
prefettura.brindisi@interno.it
Oggetto: Proclamazione stato di agitazione con sciopero ai sensi della legge 146/90.
Le scriventiOO.SS. vogliono condividere con i soggetti in epigrafe una obbiettiva analisi della situazione ADI sanitario (ASL) e ADI/SAD sociale ambito di Ostuni gestita dalla RTI con la capofila San Bernardo e le relazioni sindacali in atto.
La premessa fa parte integrante di tale relazione, e lo spirito che dovrebbe coinvolgere le parti dovrebbe essere improntato ad un continuo e proficuo dialogo nell’interesse di ogni interlocutore per ciò che rappresenta, al fine del raggiungimento ottimale della gestione del servizio, con il fine primario del progetto pilota di esternalizzare l’ospedalizzazione e apportare benefici all’utente finale cioè il paziente, stesso discorso equivale per gli utenti dell’ambito di Ostuni.
Purtroppo siamo costretti a denunciare a distanza di anni un comportamento anomalo e scorretto della capofila che disattende gli impegni e gli accordi sottoscritti e non rispetta le norme contrattuali dei CCNL applicati ( Uneba/Cooperative Sociali) oltre ad una mancata gestione della legge 196/2003 (legge privacy) e mancati adempimenti legati al D.lgs. 81/2008 e s.m.i.
La capofila continua in un interpretazione unilaterale delle norme contrattuali e approfitta di ciò per aver un totale controllo ed egemonia sui dipendenti in barba a quelli che sono i normali canoni delle relazioni sindacali e dei rapporti tra datore di lavoro e dipendente, creando disuguaglianze, con riconoscimenti di premialità o benefit ad alcuni lavoratori e diniego dei più semplici diritti ad altri, e dimostrando una scarsa capacità organizzativa del lavoro facendo venire meno l’obbiettivo finale che è in premessa.
Disattende accordi sottoscritti con l’applicazione delle regole iniziali e riconoscimento di percentuali di straordinario non riconosciute nel contratto UNEBA mentre non riconosce assolutamente le ore straordinarie per gli operatori con CCNL delle cooperative sociali ( Sirio applica correttamente quanto previsto). Il personale che ha aderito al full time e sottoposto ad orari di lavoro fuori da ogni logica organizzativa, è sottoposto ad orari di lavoro che splafonano in straordinario programmato, quando per il raggiungimento delle 38 ore settimanali mancano 30 minuti giornalieri i lavoratori sono sottoposti due giorni la settimana a prolungare il proprio orario sino alle ore 20, con una fantasiosa interpretazione sempre unilaterale dell’applicazione dell’orario spezzato e flessibile, applicazione unilaterale della banca ore senza accordo sindacale (aspettiamo ancora l’invio della bozza).
Ad alcuni lavoratori viene riconosciuto il periodo di percorrenza ed altri no con un ulteriore prolungamento dell’orario di lavoro per il rispetto dell’orario contrattuale previsto. Il servizio di assistenza domiciliare integrata, ADI, tramite meri professionisti che prestano tutti i giorni a persone/utenti disabili invalidi e malati anche gravi con serie patologie invalidanti la loro opera con sacrificio e dedizione, apportando non solo cure ma anche un supporto ed educazione sanitaria alle persone vicine a questi malati presso il proprio domicilio. Puntualmente si ritrovano a dover giustificare piccoli ritardi dovuti a disagi negli spostamenti e/o prolungamenti del tempo presso l’utenza per intercorsi episodi più o meno sporadici che portano il professionista a svolgere la propria opera con 5/7 minuti in più. Inoltre agli infermieri è stato esplicitamente imposto di non rispettare alcuna tempistica (ancora una volta le indicazioni in merito sono contraddittorie e confuse)a discapito della qualità del servizio Ed ancora, mancato riconoscimento dello scatto di anzianità.
La gestione del personale impiegato porta all’utilizzo di operatori extra a quello previsto dal contratto d’appalto ASL, con applicazione del contratto collettivo nazionale delle cooperative invece di quello stabilito tra l’ASL e la RTI ( UNEBA) con un regime fiscale e contributivo diverso.
La RTI ai lavoratori che superano le ore contrattuali mensili viene proposto un adeguamento contrattuale temporaneo, cosa illegittima in quanto non prevista in alcuna forma nei ccnl sopracitati e materia giuslavorista in questione procurando elusione contrattuale fiscale e contributiva.
Nei giorni semifestivi e festivi il personale è abbandonato a se stesso senza punti di riferimento creando seri problemi di sicurezza alle operatrici/ori, per mancanza di un reperibile sanitario.
Questi lavoratori oss infermieri e fisioterapisti sono costretti cronometro alla mano a svolgere la propria attività senza tener conto che dovrebbero utilizzare dpi e sanificazione prima e dopo ogni utente, attenzionando la mancanza totale di un piano di gestione dei rifiuti generati dall’attività delle operatrici/ori (rifiuti speciali), soprattutto in questo periodo COVID, gestione prevista nel capitolato d’appalto tra RTI e ASL, e in diniego al Dlgs. 81/08 e s.m.i.
Distribuzione di DPI inferiore al numero dell’attività svolte e inadeguate rispetto all’emergenza COVID.
Stanchi di questa situazione che si protrae nel tempo e che rasentano l’applicazione dell’art.28 della legge 300/1970, le scriventi proclamano immediatamente lo stato di agitazione con sciopero per il 30/04 p.v. con manifestazione presso la Direzione ASL, a partire dalle ore 08.00 per l’intera giornata.
Con Osservanza.
Le Segreterie Provinciali
FP CIGL UIL FPL
Brindisi Brindisi