Rinnovabili, Amati: “Europa incita a fare di più e da noi si dice no, per ambientalismo di facciata”

Fabiano Amati

“L’Europa ha adottato il rapporto sull’energia 2021, da cui risulta la necessità di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55% entro il 2030. Il che significa per l’Italia 70 miliardi di watt. E mentre tutto ciò accade, in Puglia giacciono circa 400 richieste di autorizzazione, non tutte ovviamente ammissibili, per via di un ambientalismo di facciata, il così detto greenwashing, che dice no a tutto per chissà quale piacere nel mantenere in attività la produzione con fonti inquinanti. E ora temo che questo stesso atteggiamento si sposterà anche nei confronti dell’eolico offshore e dell’agrifotovoltaico”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando l’adozione dello State of the Energy Union 2021.
“Da oltre un mese, era il 16 settembre, ho segnalato l’assurda situazione riportata in Commissione dai presidenti delle Province pugliesi e dai dirigenti delle due sezioni dell’ente Regione (ambiente e paesaggio) e la necessità di un provvedimento definitivo di approfondimento normativo e amministrativo, intersettoriale, indispensabile per superare le attuali situazioni di conflitto che tengono ferme le istanze progettuali. Nulla si è mosso nel frattempo. Tutto è fermo a quei dati. Se si esclude la provincia di Bari, di cui attendiamo l’elenco dettagliato, le istanze sono così suddivise: 230 pratiche tra eolico e fotovoltaico in provincia di Foggia per una potenza complessiva di 170 mw; in provincia di Brindisi i procedimenti aperti sono 6 per l’eolico con una potenza complessiva di 450 mw e 79 per il fotovoltaico con potenza richiesta di 2200 mw; a Taranto i progetti in attesa di autorizzazione sono 25 per il fotovoltaico, per una potenza complessiva di 500 mw e due progetti di impianti per la produzione di energia da biometano/biomasse; nella Bat, i progetti presentati riguardano due impianti di eolico, uno di fotovoltaico, due di biometano; in provincia di Lecce le pratiche aperte sono 23, tutte di fotovoltaico, per una potenza complessiva di 395 mw. Per quel che riguarda le istruttorie ferme invece negli uffici della Regione, ve ne sono 32 statali, per le quali è richiesto agli uffici dell’ente il parere, e invece di competenza esclusiva, vi sono 17 progetti di fotovoltaico in attesa di Paur all’ufficio ambiente per una potenza di 718 mw. Tradotto parliamo di 15 miliardi di potenziali watt fermi su carta. Notizie apparentemente positive arrivano sul fronte dell’eolico off shore al largo di Brindisi e della costa adriatica della provincia di Lecce. Mi auguro si cominci a prendere contezza con la realtà che l’alternativa alle fonti rinnovabili sono l’inquinamento e le bollette più salate”.

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