BRINDISI – “Non siamo mai stati contrari alla candidatura della Cittadella della Ricerca di Brindisi per ospitare il progetto sull’esperimento di fusione nucleare ITER DTT, semplicemente abbiamo chiesto un maggiore coinvolgimento della cittadinanza e di avere chiarezza sulle ricadute occupazionali e ambientali del progetto. Allo stesso modo abbiamo da subito sostenuto la scelta della Regione di fare ricorso per sapere se la gara che aveva visto preferire Frascati a Brindisi fosse stata gestita correttamente da un punto di vista amministrativo. E questo il consigliere Amati dovrebbe ricordarlo bene, dal momento che abbiamo espresso la nostra posizione a margine delle audizioni che si sono tenute in Commissione Bilancio da lui presieduta. Delle due l’una quindi, o mente sapendo di mentire o ci sono evidenti problemi di memoria”. Lo dichiara il consigliere del M5S Gianluca Bozzetti rispondendo al consigliere Fabiano Amati.
“Ricordiamo al consigliere – continua Bozzetti – che se la sede Enea di Frascati è stata preferita alla cittadella della ricerca di Brindisi è a causa esclusivamente dello stato di abbandono in cui versa la Cittadella della Ricerca per cui dobbiamo ringraziare le amministrazioni che si sono succedute, della sua stessa parte politica, e per questo torniamo a chiedere alla Regione di investire ugualmente i 30 milioni che aveva previsto per per il rilancio della cittadella, indipendentemente dal risultato del ricorso. Allo stesso modo auspichiamo di ricevere al più presto risposte alle domande che abbiamo posto da mesi sul reale impatto occupazionale del progetto, dal momento che abbiamo sentito parlare a regime di 1500 potenziali occupati, mentre nelle carte si parla di 150 posti di lavoro, così come vorremmo sapere dove e come sarà stoccato il materiale pericoloso che sembrerebbe essere inevitabilmente prodotto anche se in quantità limitate e capire come mai in soli 5 anni il progetto abbia visto già il triplicarsi dei suoi costi di realizzazione. Richieste che al momento attendono ancora risposta – conclude – perché a differenza del PD, non ci interessano gli spot elettorali, ma il bene della città di Brindisi” .