Patroni Griffi: “In arrivo 40 mln per il porto di Brindisi”. Novità anche su crociere, Zes, circuito unico doganale e stazione marittima

BRINDISI – Prosegue incessante il lavoro dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale ed i primi rilevanti risultati iniziano a scorgersi all’orizzonte.

Si ricorderà che il progetto di banchinamento e la realizzazione della retrostante cassa di colmata tra il pontile del Petrolchimico e Costa Morena Est era finito sul tavolo interministeriale coordinato dal Ministro De Vincenti, ma prima ancora era stato candidato nell’ambito dei progetti prioritari dell’Area Logistica Integrata Appulo-Lucana. Ebbene, è notizia di pochi giorni fa la firma della dichiarazione d’impegno al finanziamento da parte del tavolo nazionale delle ALI, che garantirà l’arrivo di circa 40 milioni di euro utili a completare il primo lotto dell’opera. La realizzazione di tale intervento è fondamentale per lo sviluppo del porto di Brindisi in quanto la cassa di colmata consentirà di dare seguito ai dragaggi dei fondali di Costa Morena Est prima (già in fase di finanziamento da parte del Tavolo nazionale delle ALI) e di Sant’Apollinare poi, fornendo così la possibilità di efficientare le banchine esistenti e di realizzarne di nuove.

Oltre a questo, l’AdSP sta procedendo con i lavori di fondazione della nuova stazione marittima di Costa Morena-Punta delle Terrare ed è giunta alla fase di collaudo del piazzale di Costa Morena Est, della rete ferroviaria tra le banchine di Costa Morena Est e della piattafroma intermodale (con annessa realizzazione dei passaggi a livello), del sistema di security e del consolidamento delle banchine di Punta delle Terrare. Il 28 febbraio, inoltre, scadranno i termini per la presentazione delle offerte nell’ambito del concorso di idee atto a trasformare via Del Mare in una luminosa galleria d’arte a cielo aperto.

E sulla concreta possibilità di ottenere il finanziamento per la realizzazione della cassa di colmata si riscontra la piena soddisfazione del Presidente dell’Authority, Ugo Patroni Griffi: “Abbiamo candidato il progetto della vasca di colmata ed abbiamo concrete possibilità di vederci finanziata l’opera nell’ambito del PON 2014-2020: ciò ci consentirebbe di effettuare i dragaggi. L’intervento consta di due lotti: il finanziamento in oggetto sarebbe di circa 40 milioni di euro e ci permetterebbe di completare il primo lotto (l’opera complessivamente vale circa 59 mln, ndr). Soluzioni alternative a quella della realizzazione della vasca di colmata, come ad esempio il deposito dei fanghi rivenienti dai dragaggi presso la colmata di Capo Bianco, non sono fattibili perché il deposito dei materiali è consentito per massimo 18 mesi, dopodiché devi dimostrare nell’arco dei 18 mesi che sai dove andare a collocarli in via definitiva. Se in parallelo non viene finanziata la vasca di colmata e non viene redatto un crono-programma, non si può procedere tecnicamente a soluzioni temporanee”.




Ed un’altra sfida interesserà da marzo l’Autorità di Sistema e la città di Brindisi tutta, ovvero il sistema di accoglienza dei crocieristi: “Firmeremo un protocollo con il Comune come è stato fatto lo scorso anno: giovedì sarò a Brindisi per discuterne con il Commissario”, annuncia Patroni Griffi. “Ciò si inserisce in una programmazione più strutturata che comprende tutti i porti pugliesi: abbiamo siglato un accordo con Puglia Promozione perché abbiamo la necessità di garantire una presenza stabile e qualificata nei porti, come d’altronde avviene già negli aeroporti. Stiamo realizzando assieme a Puglia Promozione un filmato promozionale che presenterò dal 5 all’8 marzo alla Fiera del Sea Trade, e con loro discuteremo anche degli info-point. Le potenzialità del traffico crocieristico sono ottime: certo, per quanto concerne le grandi navi da crociera la percentuale di passeggeri che resta a bordo è più consistente della media, però i dati di Brindisi, in questo senso, sono coerenti con quanto accade negli altri porti. Penso comunque che nel caso di Brindisi si possa invogliare il crocierista a scendere perché il porto è integrato con la città e questo agevola il crocierista a visitare la città senza dover affrontare ulteriori costi legati all’escursionismo. Per tali ragioni voglio discutere con l’Amministrazione comunale per capire come sviluppare attività in sincrono con l’arrivo delle navi da crociera”.

Assieme al Comune di Brindisi, poi, ci sarà da affrontare un altro discorso, ovvero la riqualificazione dell’Area Ex Pol, che passerà anche in questo caso attraverso la predisposizione di un concorso di idee: “Stiamo ultimando il piano di security: tra poco sarà pertanto utilizzabile il circuito interno unico e contestualmente stiamo predisponendo il concorso di idee per la riqualificazione dell’area Ex Pol”.

Nell’ambito dei progetti candidati al Pon 2014-2020 è stato presentato anche quello riguardante la realizzazione dei nuovi accosti di Sant’Apollinare, ma per la realizzazione di questo intervento si lavora anche su altre soluzioni: “Abbiamo candidato al finanziamento del Pon 2014-2020 anche gli accosti di Sant’Apollinare: per questo progetto non siamo certi di ottenere il finanziamento come per la vasca di colmata ma siamo comunque confidenti. Riguardo Sant’Apollinare, comunque, abbiamo già risorse da mettere a disposizione dei privati: in questi giorni stiamo ultimando il bando di concorso per il partenariato pubblico-privato“.

Infine, resta da comprendere quale impatto potrà avere sull’economia del territorio l’istituzione della Zes: “Innanzitutto sono soddisfatto per essere riuscito ad ottenere l’inserimento nella Zes dell’intero demanio marittimo: questo per Brindisi è molto importante perché vi rientra ad esempio l’Area Ex Pol, e ciò permetterà di agevolare la riqualificazione di quell’area anche con il coinvolgimento di privati. Stesso discorso per il Capannone Montecatini e per la realizzazione di un’ulteriore stazione marittima: tutti questi interventi vengono agevolati dai benefici legati alla Zes. Adesso bisognerà predisporre anche il pacchetto incentivante da proporre agli investitori, e su questo punto andremo a competere con le altre regioni. E’ necessario inoltre tagliare i passaggi amministrativi e ciò può avvenire attraverso una devoluzione dei poteri in capo al Comitato della Zes, composto dall’Autorità portuale, dalla Regione, dal Ministero e dalla Presidenza del Consiglio: in presenza della Zes mi chiedo se sarebbe normale andare ancora a chiedere l’autorizzazione alla Provincia per effettuare un dragaggio. A Barletta ci ho messo due mesi per trovare la quadra sullo spostamento dei sedimenti: servirebbe quindi azzerare i passaggi burocratici così da accelerare i tempi. E poi bisogna andare a creare un pacchetto che vada oltre il credito d’imposta: penso agli incentivi che gli enti locali possono mettere sul piatto in termini di Irap, Tari, ecc”.

Andrea Pezzuto
Redazione
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2 COMMENTI

  1. credo che finalmente qualcosa si muove anche per brindisi,anche perche’ sono convinto che fra 10 anni ,la centrale di cerano svolgera altro ruolo per rifornimenti,ed in piu’ credo che la basel non ci sara’ piu’.percio’abbiamo bisogno di qualcuno che abbia una lungimiranza e preparazione sul futuro del porto e del retro porto che brindisi avra’,.

  2. Sono brindisino, ma devo notare che, ancora una volta, un “non brindisino” riesce a fare in poco tempo, quello che i brindisini non sono riusciti a fare in anni e anni di governo!
    A questo punto quindi, credo che il tessuto politico/culturale della mia cara Brindisi sia da ricostruire, sperando che le future generazioni (fra 20 anni?) siano in grado di amministrare la propria città. Per il momento invece, nell’attesa che le giovani leve crescano bene, bisogna affidare la città alle competenze esterne.
    Bisogna prendere atto di questo e mettere da parte l’orgoglio.

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