Partita la prima missione USCA dell’ Asl Brindisi

Partita la prima missione USCA dell’ Asl Brindisi.
Questa mattina, è partita la prima unità USCA, della provincia di Brindisi. La richiesta di presa in carico di un malato covid positivo, sarà effettuata dal medico di famiglia . Saranno previste visite domiciliari sia per valutare periodicamente lo stato di salute, ma anche per sintomatologia non legata al covid, in paziente covid positivo.
Nel caso in cui un paziente covid positivo,infatti, avesse una sintomatologia sospetta per altra patologia ( colica renale o addominale) potrà essere visitato presso il proprio domicilio.
Le visite, da parte di queste unità speciali, sono previste anche per pazienti con sospetto covid che abbiano altri motivi di urgenza medica.
Il medico di famiglia continuerà a monitorare telefonicamente o tramite videochiamata il paziente, valutando giornalmente i parametri, interagendo con i medici delle USCA, in modo da rendere più completo ed efficace il monitoraggio del covid e di patologie croniche del paziente. Per facilitare tutto ciò è stata creata una piattaforma digitale dedicata (NET MEDICA, dei Medici di medicina Generale).
Questa esigenza, è nata dalla evidenza che, se ben seguiti presso il proprio domicilio, i pazienti covid positivi, hanno meno bisogno di ospedalizzazione. Ovviamente, se fosse il medico di famiglia a recarsi presso il loro domicilio, fungerebbe da untore per i propri pazienti sani. Per questo, è importante che siano Medici “dedicati” alla gestione di questi pazienti, forniti di tutti i dispositivi di protezione adeguati.
Per una serie di motivi, è stata attivata in ritardo rispetto al previsto, ma rappresenta comunque un validissimo aiuto sul territorio.
Un pericolo ancora temibile, è però la presenza degli asintomatici e di chi purtroppo non è ancora riuscito ad ottenere un tampone, pur essendo stato a contatto con persone infette. Per questo, chiediamo a tutti collaborazione, soprattutto in questa fase, durante la quale, inevitabilmente i casi aumenteranno se non seguiamo le regole di buon senso, che sentiamo ripetere ogni giorno e cioè di usare TUTTI la mascherina (chirurgica, di stoffa, in tnt, fp2, purchè senza valvola), arieggiare gli ambienti, evitare gli assembramenti ed igienizzare spesso mani, capi e superfici. Gli studi medici, purtroppo rappresentano ancora un rischio di contagio reale, per questo è preferibile la comunicazione indiretta ( telefonica o telematica) con il proprio medico. Ci stiamo rendendo conto che molte delle prestazioni che erogavamo in studio con il paziente seduto di fronte a noi, possono essere assicurate anche utilizzando la tecnologia e la telemedicina. Ovviamente ci sono situazioni che vanno gestite, visitando dal vivo il paziente, ma in questo periodo, si stanno costruendo le basi di una nuova medicina, più fruibile e gestibile anche a distanza. Approfittiamone.

 

Dott.ssa Emanuela Giannuzzo

Laureata in medicina e chirurgia

Specializzata in Medicina estetica e Nutrizione Clinica

Medico abilitato alla Professione di Medico di Medicina Generale

Medico abilitato alla urgenza ed Emergenza territoriale

MEDICO DI FAMIGLIA CONVENZIONATO CON SSN

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO