BRINDISI – La nomina dei nuovi amministratori delle tre società partecipate del Comune (Multiservizi, Energeko e Farmacie comunali) sta andando per le lunghe perchè la Commissione esaminatrice – che era poi composta dalla struttura commissariale al completo, oltre al segretario generale Alemanno – vuole essere certa di scegliere le persone giuste al posto giusto. Diversamente da quanto accade a gennaio scorso, quando i nomi degli amministratori vennero fuori dopo un quarto d’ora dalla fine delle audizioni pubbliche e, peraltro, erano già stati anticipati dalla stampa locale.

Fermo restando il fatto che (ormai è chiaro) il Commissario Prefettizio Santi Giuffrè ha adottato una linea improntata sulla discrezione (fatta salva qualche fuga di notizie, spesso anche errate, ndr), va detto che qualcosa ‘sfugge’ inevitabilmente al suo controllo. E così, da voci di corridoio, si apprende che oggi pomeriggio presto si è tenuta l’assemblea dei soci della Multiservizi e che il nuovo amministratore è stato già nominato: si tratta, come anticipato da newSpam, di Giovanni Palasciano, dottore commercialista barese, con laurea in Economia presso la B.A. State Univeristy ok New York e laurea in Economia e Commercio presso l’Università di Bari.

Pare certa anche l’assegnazione (ma non ancora ufficiale) del brindisino Antonio Galati alla presidenza della Energeko, ma il vero colpo di scena riguarda le Farmacie comunali, sino a poco tempo fa rette da Teresa Bataccia, ex amministratrice della cooperativa Giocartacli: pare, infatti, che il Commissario o, meglio, la Commissione, abbia deciso di riaprire il bando, anche se voci sempre più insistenti davano per certa l’assegnazione della presidenza al farmacista di San Donaci Marcello Taurino. Cosa sarà accaduto? Possibile che tra i 5 candidati nessuno abbia incontrato il gradimento della Commissione? Neppure lo stesso Taurino che pure, nelle passate audizioni di gennaio (Amministrazione Carluccio) era stato segnalato persino dall’Ordine Nazionale dei Farmacisti? In realtà, pare che il problema sia un altro: una delle cariche delle tre partecipate deve essere obbligatoriamente ricoperta da una donna. Il che significa che il prossimo bando sarà per sole donne. Una scelta che pare, tuttavia, discutibile; nel senso che è ‘sessista’ escludere un uomo solo perchè nelle altre due partecipate si è optato per due persone di sesso maschile. Ad ogni modo, capiremo presto i reali motivi di questa decisione.

Pamela Spinelli
Direttore responsabile

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