LECCE – Il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, ha designato l’On. Nicola Ciracì consigliere d’amministrazione del Conservatorio di Musica “Tito Schipa”, di cui peraltro Ciracì è stato già presidente, negli ultimi sei anni.

«Ringrazio il presidente Gabellone – dichiara il deputato – per aver riconosciuto il mio buon lavoro nei sei anni di presidenza del Cda del Conservatorio, col quale grazie alle straordinarie capacità dei maestri Camicia e Stefanelli, del corpo docente, degli organi amministrativi e degli stessi allievi, siamo riusciti a raggiungere risultati prima impensabili: il preaccademico con il maggior numero di studenti in tutt’Italia; il completamento e la totale messa a norma della sede di Ceglie Messapica e il rispetto in genere della normativa sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; il lancio dei concerti del Conservatorio; la costituzione dell’orchestra giovanile; le numerose vittorie dei nostri musicisti ai premi nazionali delle arti, le tournée in Cina, Corea, Francia, l’arrivo di decine di studenti asiatici che hanno rafforzato la didattica e soprattutto un rapporto forte e foriero di iniziative con la città di Lecce e tutto il Salento”

Da parlamentare, inoltre, Ciracì ha presentato la proposta di legge per l’istituzione della Giornata nazionale in memoria di Tito Schipa e del premio Tito Schipa per i migliori studenti di canto lirico.

«È per me un grande onore aver ricevuto questo attestato di stima – prosegue l’onorevole – che mi consente di rituffarmi a capofitto nel mio lavoro finalizzato alla valorizzazione dei Conservatori tanto a livello locale quanto sul piano nazionale».

«Il primo obiettivo – spiega – è ora far sì che l’impegno assunto alla Camera dal ministro Fedeli, in risposta alla mia interrogazione circa il completamento della statizzazione della sede di Ceglie Messapica, si concretizzi nel più breve tempo possibile».

«Ho preso atto – aggiunge – delle dichiarazioni da parte degli attuali amministratori cegliesi, i quali hanno pubblicamente riconosciuto il Conservatorio come un’eccellenza del territorio, dopo non averne tenuto conto per sei anni e, soprattutto, dopo aver istituito una commissione consiliare d’indagine conoscitiva sullo stesso Conservatorio che si è rivelata un assoluto flop: nessuna audizione, nessun mistero svelato. Ma, oggi come oggi, su questi ultimi aspetti è meglio stendere un velo pietoso e ricominciare a lavorare per il Conservatorio e per Tito Schipa*

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