Lettera aperta al Presidente Emiliano – di Angelo Caniglia

Questa nota è rivolta al Presidente della Giunta Emiliano ed all’intero Consiglio regionale.
Caro Sig.Presidente,
è giunta l’ora che Lei riconosca il Salento tra le assi portanti della Puglia, per le Sue bellezze, per le Sue specificità, per quel tanto che offre ai turisti; è perentorio rimediare agli atavici ritardi.
In passato, abbiamo assistito, soprattutto in quota Sua e Vendola , alla disdicevole attenzione che avete rivolto allo sviluppo della provincia di Bari, trascurando volutamente le tre province del Salento, addirittura affossandone le strutture, le capacità industriali, le iniziative private di fama nazionale e regionale.Tutto per meri obiettivi elettorali. Tutto ciò potrà finire allorquando tutte le altre province impareranno a fare squadra e non ascoltare il canto delle sirene (promesse).
Ora il Salento tutto dice basta; la Puglia inizia da S. Maria di Leuca e finisce a S. Severo. Le attenzioni e le spartizioni regionali, statali ed europee devono essere divise proporzionalmente su tutto il territorio.
Si metta mano agli investimenti e si tolga il Salento dallo stato attuale in cui è stato emarginato.
Se diamo uno sguardo alle strade statali e provinciali sono una ferita al cuore. La Taranto – Lecce, la Lecce – Maglie – S. Maria di Leuca, etc hanno avuto un inizio ma non una fine; allo stesso modo le ferrovie dello stato e quelle della Sud Est dialogano solo con Bari, per il Salento si tagliano le tratte; pensate che nella provincia di Lecce circolano treni da far-west che per percorrere scomodamente 30 km ci impiegano oltre un’ora e mezza.
Per cui, tra le strade non ultimate, le ferrovie che sono un pianto e la incertezza burocratica non ci consente di presntare la migliore cartolina dei nostri luoghi ai tanti forestieri che affollano il Salento soprattutto d’estate. Se avessimo delle strutture diverse, se potessimo offrire di più, quale e quanta sarebbe la ricaduta economica? Vorrei che del Salento i turisti rimanessero entusiasti e parlassero bene non solo dei luoghi affascinanti, ma soprattutto della viabilità che consentirebbe agli stessi migliore fruibilità.
Sempre Lei e Vendola, avete agito  nella più totale cecità, avete chiuso volutamente e scentificamente alcune importanti strutture Brindisine trasferendole in altri luoghi come Taranto e Bari..
Ci siamo chiesti: se aveste potuto spostare il mare, lo avreste fatto? Forse sì, per il sol capriccio di togliere alle provincie di Lecce e Brindisi come Taranto il turismo che in questi ultimi quattro anni ha visto il Salento esplodere; i turisti, giovani e meno giovani hanno scelto. il mare celeste e pulito, da far invidia alle più rinomate isole “SEYCHELLES”; la sua ospitalità, il buon cibo, le sue bellezze paesaggistiche ed architettoniche, le sue meravigliose coste che tutto il mondo ci invidiaandrebbero valorizzate meglio.
Ci siamo anche chiesti, come mai Ella non ha voluto trasferire  nella Sua Bari, per esempio, la centrale a carbone di Cerano, l’approdo della Tap di S. Foca vicino Torre dell’Orso ed altre brutture inquinanti?
Sig. Presidente La saluto e con affetto Le suggerisco di voltar pagina; i pugliesi Le hanno ridato la fiducia, ne sia fiero e la usi per il bene comune. La Puglia è una sola a meno che Ella non vuole che il Salento, così come viene auspicato da più parti, si stacchi e diventi regione Puglia 2.!!!
Cordialmente
Angelo Caniglia

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