Le osservazioni di Franco Leoci sulla condizione economico-finanziaria del Comune

BRINDISI – Come è noto, la sezione regionale di Puglia della Corte dei Conti ha notificato agli ultimi due sindaci ed ex dirigente del servizio finanziario le sanzioni pecuniarie  per la mancata relazione di fine mandato, rilevando con la circostanza alcuni  aspetti allarmanti  della situazione amministrativo-contabile dell’Ente. La notizia non mi stupisce più di tanto da poiché sin dal mese di maggio c.a. avevo pubblicamente espresso la personale opinione della obbligatorietà del surriferito adempimento “hic et inde” contenuto nel DLGS 149/2011 rafforzato dalla sentenza delle sezioni della autonomia n. 15/2015della Magistratura contabile.

Ma non sono meravigliato neanche per alcune notizie che organi di stampa riferiscono su aspetti amministrativi-contabili relativi alla gestione del Comune: da più tempo tento di attrarre la pubblica  attenzioni dei tanti che ancora oggi stentano a prendere atto della recente normativa riguardante la gestione degli enti locali ed è ancor più grave la confusione che regna per la non conoscenza degli organi che amministrano il Comune. Ho cercato, con somma sintesi, di indicare attraverso mezzi di informazione pubblica la distinzione normativa tra l’organo avente funzioni di indirizzo e quello cui sono demandati i compiti gestionali di programmazione del primo, suggerendo addirittura la ripetizione a suo tempo voluta dall’assessore e dirigente del servizio finanziario di una giornata di studio su regole e trasparenza degli atti comunali. Contenuti i risultati se è vero che continuano ad essere registrati rapporti di intese mancate fra i due organi che producono notevoli danni e ritardi negli obiettivi che la comunità attende di vedere realizzati.

Non è possibile, allo stato, tenere sedute consiliari per discutere solo di ordini del giorno in disparte, per esempio, da provvedimenti, non conosciuti in quanto non notificati ai componenti dell’Assemblea comunale, ai quali fare riferimento nella gestione di programma.                                                                                  In buona sostanza, per rendere accessibile l’idea,  la mancata contezza, ad oggi, di un quadro dello stato finanziario dell’Ente e delle società partecipate conduce alla sola analisi degli atti di contabilità adottati che evidenziano situazioni confusionarie e contraddittorie. Non ritenendo di esprimere giudizi al riguardo, onde   evitare possibili contaminazioni dovuti ad  esperienza e studi in materia, desidero solo richiamare alcune deliberazioni indicative dello stato finanziario dell’Ente e che appaiono essere da faro, se conosciute nella loro interezza, degli organi comunali eletti di recente.

E’ possibile prendere atto dal sito del Comune i provvedimenti decisionali della Corte dei Conti che elencano numerose e gravi irregolarità amministrative nei confronti dell’Ente e rilevare dallo stesso sito le deliberazioni, in particolare la n. 2del 16/3/16 e la n. 65 del 30/7/18, con le quali vengono attestate, con parere favorevole del vertice amministrativo e dell’organo di revisione contabile la non preoccupante  situazione finanziaria e ciò contrariamente a quanto rilevato in atti  dalla suddetta Corte dei Conti.

E’ di tutta evidenza che la posizione del Comune, risultante dalle delibere suddette, mal si concilia con gli atti della Corte dei Conti e non trovano giustificazioni provvedimenti di salvaguardia di equilibri di bilancio o di assestamenti di capitoli con riferimento all’atto 65 del luglio c.a, tralasciando ovviamente il ricorso alle delibere commissariali fuori bilancio del maggio 2018 ed altra/e posta/e all’o.d.g. del prossimo consiglio.

Franco Leoci

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