BRINDISI – E’ la classica storia all’italiana. Il tempo passa, i disagi aumentano ed i politici silenti. ‘Ovviamente’, Brindisi si adegua al trend.

Era lo scorso 23 novembre, quando la Biblioteca Provinciale di Brindisi, sita in viale Commenda, fu chiusa per inagibilità, a seguito di un principio di incendio. I Vigili del Fuoco che intervennero in quella circostanza, poi, sostennero che per rendere nuovamente fruibile la stabile ci sarebbero voluti necessari interventi di messa a norma. ‘Parole al vento…’.

Da quel giorno, si sono susseguiti una serie di interventi a firma di diversi soggetti politici di qualsivoglia schieramento, al fine di sollecitare gli Enti (Provincia, Regione; il Comune, in questo caso, è esente da colpe). Nel piazzale esterno alla Biblioteca, poi, diversi studenti hanno dato vita a più manifestazioni, sempre per attirare l’attenzione sulla questione dei signori politici.

Nel mentre, uno sterile ping-pong tra Provincia e Regione per decidere le spettanze dei lavori di manutenzione primaria. La Provincia (sappiamo i risicati fondi a disposizione) sostiene che gli interventi siano di competenza della Regione. “La Biblioteca di viale Commenda – ha detto Francesco Civino, capo di Gabinetto della Provincia di Brindisi, nell’intervista rilasciata a Newspam lo scorso 21 febbraio – è di competenza della Regione, dall’1 agosto, quando i dipendenti sono passati dalla Provincia alla Regione. Infatti, dovrebbe chiamarsi ‘Biblioteca Regionale – sez. distaccata di Brindisi’. Anche il logo dovrebbe essere quello della Regione. Inoltre, la convenzione proposta dall’Ente regionale (utenze a loro carico e manutenzione ordinaria e straordinaria a noi) non ci sta affatto bene. Di nostro c’è solo la struttura, ma tutto il resto è della Regione; quindi, spetta a loro il compito di finanziare i lavori della biblioteca”.

Ergo, tale perdita di tempo pare essere, stando così le cose, un non volersi assumere le responsabilità da parte della Regione. Che le beghe politiche di Emiliano stiano offuscando quelli che sono i problemi della Puglia?

Al momento la situazione è stazionaria ed a farne le spese, come sempre accade, sono dipendenti e fruitori della Biblioteca, stufi della scarsa considerazione da parte di chi di dovere. Senza considerare il fatto che la cultura cittadina ha subito, subisce e, forse, continuerà a subire ancora una volta un perentorio scacco matto. Che qualcuno si faccia carico delle proprie responsabilità e, soprattutto, dei lavori, affinchè venga restituito alla città ed alla provincia tutta una struttura decisamente indispensabile per la collettività.

Infine, una nostra lettrice, R.S., ci ha segnalato quanto segue: “Attorno gennaio chiesi ad una persona, di cui non farò volutamente il nome, se almeno si potesse mettere a disposizione la saletta al piano terra dedicata ai ragazzi; mi fu risposto che dopo due mesi di chiusura era necessario effettuare le pulizie e che questo compito spettava alla Provincia. Sono passati 4 mesi da queste parole ed ancora ci è negato l’accesso alla Biblioteca. E’ possibile che servano quasi 4 mesi per fare delle pulizie?”.

Tommaso Lamarina
Redazione

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