BRINDISI – Dopo il nostro articolo di ieri, nel quale denunciavamo lo stato di degrado in cui sono stati abbandonati beni storici come una Lancia Aurelia della famiglia Giannelli ed il mobilio della stanza dei numerosi sindaci che si sono succeduti a Palazzo di Città (sino all’arrivo dell’ex sindaco Carluccio), entrambi ‘custoditi’ polvere e topi nel deposito della sede della Brindisi Multiservizi, il presidente Adoc Brindisi Giuseppe Zippo ha scritto al Commissario Santi Giuffrè:

Illustrissimo Dott. Santi Giuffrè, di seguito un articolo pubblicato dalla testata giornalistica Newspam in data 22/10/2017 in cui viene denunciato lo stato di trascuratezza ed abbandono in cui versano alcuni beni storici appartenenti alla città di Brindisi. Nell’auspicare un suo autorevole intervento finalizzato a restituire ai cittadini ed ai turisti tale patrimonio  invio cordiali saluti.

Di seguito il testo del nostro articolo:

BRINDISI – Era il 20 febbraio 2013, quando una prestigiosa Lancia Aureliadi proprietà della Fondazione Maria Rosaria Giannelli, fu messa in mostra presso l’androne di Palazzo Nervegna.
Realizzata nel 1952 ed immatricolata l’anno successivo, l’auto fu acquistata dal podestà Serafino Giannelli per lire 2.770,00 e, quindi, rientrante nelle proprietà poi trasferite alla istituita Fondazione e sino ad allora tenuta all’interno della Masseria Pignicedda. Prima di allora, l’’auto era stata depositata in totale stato di abbandono presso locali dell’autoparco comunale. Poi, grazie ad un protocollo sottoscritto fra l’ex sindaco Mimmo Consales ed il Presidente della Fondazione Salvatore Brigante, su iniziativa del Presidente del Consiglio Comunale Luciano Loiacono, se ne dispose il restauro ed il trasferimento presso Palazzo Nervegna perché tutti i cittadini potessero ammirarla.
Un paio di anni dopo, nel maggio 2015, l’auto fu portata in carrozzeria perché nell’androne scoperto di Palazzo Nervegna stava marcendo. Necessitava, pertanto, di essere messa nuovamente a punto. Adesso è in un deposito della sede della Multiservizi, impolverata, irriconoscibile e – a detta di qualcuno che l’ha vista – oggetto di ‘attenzioni’ particolari da parte di topi che la stanno distruggendo lentamente.
Ma non è solo la prestigiosa (un tempo…) Lancia Aurelia ad andare incontro ad una fine indecorosa. Quelli che vedete in foto sono stati i mobili della stanza dei vari sindaco per tantissimi anni e numerose legislature. Tanti, sino a quando l’ex primo cittadino Angela Carluccio non ha deciso di disfarsene, per rinnovare il look della sua stanza.
E non ci sono solo pezzi di arredamento, ma anche quadri firmati ed immaginiamo il bellissimo tavolo della sala giunta ricoperto da un vetro in cui troneggiava il logo dell’Amministrazione comunale di Brindisi.
Il vetro – che all’epoca costò tantissimo – si è rotto ed il tavolo, così come il resto del mobilio, è impacchettato (malamente), con il risultato che il tutto è alla mercè non solo della polvere, ma anche dei roditori. Peccato perchè quei mobili sarebbero potuti essere riutilizzati per qualche altro ufficio o, quanto meno, conservati dignitosamente. Ma a Brindisi e, ancor più al ‘Palazzo’, non c’è alcuna considerazione per il bene comune e per il dispendio di denaro pubblico.

(Fonte Newspam quotidiano on line del 22/10/2017)

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