La stagione stregata della Happy Casa Brindisi tra infortuni e covid – di Dario Recchia

E’ un vero “annus horribilis” per la Happy Casa Brindisi che domenica contro l’AIX Armani Exchange Milano ha perduto anche D’Angelo Harrison per una probabile rottura del tendine di Achille alla fine del primo tempo di gioco. Il fromboliere americano è stato subito assistito dal dott. Antonio Orgiani ma la dinamica dell’incidente lascia pochi spazi di interpretazione. Un infortunio davvero grave che potrebbe tenere l’atleta nativo di Anchorage lontano dai campi di gioco per un periodo che varia dai 9 ai 18 mesi.  Una stagione davvero stregata per i giocatori di coach Vitucci che non ha mai potuto schierare in nessuna partita del campionato la formazione tipo. Già in estate il ritorno di Wes Clark fu caratterizzato da un infortunio muscolare che spostò l’arrivo della guardia con diverse settimane di ritardo rispetto ai suoi compagni. Ma ciò che è accaduto nei mesi successivi ha davvero dell’incredibile con infortuni a catena che hanno tormentato l’intera stagione sportiva. Per non parlare poi dell’emergenza covid cha anche in questo campionato ha pesantemente colpito il roster biancoazzurro. In tema di infortuni si va dal problema alla caviglia che colpì capitan Alessandro Zanelli salvo poi rientrare ed avere un problema ad un ginocchio dopo uno scontro di gioco. Ma come non ricordare il problema alla spalla di Lucio Redivo, contrattualizzato proprio per sopperire all’assenza di Clark e fattosi male dopo il tentativo di recupero di  un pallone vagante. Potremmo parlare degli infortuni di Gaspardo, di Visconti oppure di quello alla caviglia di Alessandro Gentile, la stessa che già gli aveva causato problemi in quel di Varese prima di approdare alla corte di Vitucci. Anche Mattia Udom ha avuto un problema al gomito e con il quale sta convivendo da diverse settimane cosi come Maxime DeZeeuw, rinforzo arrivato in corso di campionato che, dopo un periodo di lavoro in palestra per trovare un minimo di condizione fisico/atletica, è da due settimane fermo ai box. L’ala pivot Adrian Nathan è praticamente sparito dalle rotazioni dei brindisini a causa di un problema di pubalgia che non gli consente di allenarsi con la necessaria continuità. La ciliegina sulla torta è stato poi il ritorno negli States di Jeremy Chappell oltre due mesi fa che non ha fatto più ritorno in Italia per problemi familiari. Di sicuro in questa lista degli acciaccati sarà sfuggito qualcuno ma diventa complicato gestire un lavoro di “gruppo” quando lo stesso non è presente in palestra. Va dato atto allo staff medico di aver lavorato alacremente come sempre ma davanti a certe situazioni forse sarebbe meglio invocare al miracolo. Ciò nonostante lo staff tecnico è stato bravo a traghettare la squadra verso la salvezza nonostante –  al netto degli infortuni – qualche scelta di mercato non ha prodotto gli effetti sperati. Ora però bisogna terminare al meglio la stagione con l’ultima di campionato di domenica prossima contro la Betram Tortona. Sarà il congedo dopo un anno davvero complicato anche se, contro i piemontesi, bisognerà ancora una volta fare la conta degli abili ed arruolati.

Foto Michele Longo

Dario Recchia

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1 COMMENTO

  1. Ovviamente, condivido ogni parola e spero che almeno l’ultima partita venga giocata in campo in cinque contro cinque, perché tra tutti i gusti capitati alla squadra non possiamo tralasciare i vari arbitraggi sfavorevoli che ci sono capitati durante il campionato, l’ultima in particolare con quel piagnone di Messina che ha fortemente condizionato l’operato della terna.

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