BRINDISI – La denuncia arriva dalla signora Nadia, mamma di Emanuele, un ragazzino che frequenta la scuola media “Giulio Cesare” di Brindisi e che, essendo quello che in gergo si chiama art. 3 comma 3 (per utenti affetti da handicap più grave) ha diritto al servizio di integrazione scolastica. Servizio che è stato affidato, tramite gara d’appalto, alla Cooperativa Socio Culturale di Venezia (di cui coordinatore è l’avvocato Nocco) per gli alunni di scuola media inferiore disabili residenti nell’ambito Sociale territoriale di Brindisi/San Vito dei Normanni.

“Da tre giorni – dice la signora Nadia – manca l’assistente di mio figlio perchè malato e non mandano una sostituzione e l’unica volta che lo hanno fatto, al secondo giorno di ‘scopertura’, hanno mandato un operatore alle 11,40, a lezioni già concluse ed hanno disposto che ci siano, invece, ma solo ‘al bisogno’ (mio figlio ne ha bisogno sempre), operatori socio sanitari interni alla scuola. E’ mai possibile lasciare in balìa delle onde un ragazzino disabile grave, con tutte le conseguenze che ne possono derivare?”.

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