Il Lungomare si spegne: via anche Bernardi? All’Amministrazione il difficile compito di cambiare le tante storie che ne strozzano lo sviluppo

BRINDISI – I primi mesi di attività di questa Amministrazione sono stati caratterizzati da una particolare attenzione verso le periferie: il modello approntato dall’Assessore Covolo, incentrato sulla costante presenza nei quartieri periferici e sull’ascolto dei residenti, ha segnato un apprezzabile punto di svolta nel rapporto tra politica e cittadinanza, che si spera potrà concretizzarsi in provedimenti amministrativi atti a migliorare la condizione di marginalità e degrado in cui versano tali quartieri. Una condizione che tuttavia, come ricordato da vari esponenti politici e cittadini, sta interessando anche zone centrali, che dovrebbero rappresentare il biglietto da visita della città.

Il caso più eclatante è quello del Lungomare: molti ricorderanno le aspettative createsi in passato in merito all’impulso turistico ed economico che avrebbe generato la riqualificazione dello stesso. Di certo i lavori effettuati nel corso dell’Amministrazione Mennitti hanno restituito ai cittadini ed ai turisti un luogo incantevole, certamente più gradevole rispetto alla passata conformazione. Tuttavia, con il passare degli anni la spinta propulsiva attesa sta lentamente scemando, complici alcune problematicità contingenti irrisolte.

La notizia – non ufficiale ma da più parti confermata – della imminente chiusura della cioccolateria-ristorante Bernardi, infatti, non fa altro che conclamare la presenza di alcune criticità che interessano quel tratto. La chiusura del lounge bar Vertigo, l’utilizzo per pochi giorni l’anno dell’Experience (il locale attiguo al bar Betty) ed adesso la notizia ufficiosa della chiusura della cioccolateria-ristorante Bernardi (al suo posto si parla di un progetto che prevede la realizzazione di appartamenti, ma questa è soltanto una voce di corridoio non ancora confermata dalla presentazione ufficiale di alcun progetto) costituiscono un filo rosso che lascia trasparire l’insostenibilità degli affitti, la scarsa attrattività – soprattutto d’inverno – del luogo e che traccia di fatto la strada verso una desertificazione del punto più bello, visitato, identificativo ed identitario della città.

La tramontana che spira per 300 giorni l’anno non può giustificare da sola tale situazione: il Lungomare sconta infatti altre mancanze, come la scarsa organizzazione di eventi, un’illuminazione artistica fatiscente, l’assenza di imbarcazioni per la maggior parte dell’anno dovuta alla classificazione “militare” del Seno di Ponente ed alle conseguenti restrittive prescrizioni (che limitano anche la realizzazione di attrattive sulla banchina e la realizzazione di ristoranti galleggianti), la esigua – e poco variegata – presenza di attività commerciali, il contrasto tra l’eleganza estetica del luogo e l’insistenza di giostrine e camioncini per la somministrazione di bevande e cibo che restituiscono un’immagine perlomeno anacronistica sotto il punto di vista del decoro urbano. Sotto questo aspetto, si attende di comprendere lo stato dell’arte dell’iter amministrativo per la messa in posa dei sei nuovi chioschi, ma anche di conoscere il progetto degli stessi, sperando che non abbiano le stesse fattezze di quelli realizzati sul Lungomare Vespucci (su questo punto, però, le eccezioni sollevate dalla Soprintendenza non lasciano ben sperare).

E’ antipatico pensare – in piena filosofia brindisina – che se Lecce avesse il nostro Lungomare adesso sarebbe paragonata a chissà quale grande capitale europea… La speranza, pertanto, è che questa Amministrazione possa avere l’intuizione e la forza per ripensare un luogo che potenzialmente può davvero cambiare la storia.

 

Andrea Pezzuto
Redazione
CONDIVIDI

6 COMMENTI

  1. I ristoranti galleggianti non si possono fare. Giusto: ce ne sono diversi sul lungomare. Lancio una mia proposta, dopo quella della riqualificazione del Castello di mare. AUTORIZZIAMO DEI BOTEL! Cosa sono? delle realtà in altri paesi: DEI BOAT HOTEL! Hotel galleggianti. Darebbero la possibilità, al cliente, di godere di viste “bellissime”, offerte dal nostro bellissimo porto. Il vostro affezionato lettore, Gg.

  2. Potrebbero aprire dentro dov’era Bernardi una galleria di negozi con un bar anche sopra come nelle altre città
    Ma quando lo capiscono che mancano i negozi in questa città

  3. Secondo me dovrebbero aprire il lungomare al traffico…..nn è possibile che non si può andare a prendere neanche un caffè….. è tutto bellissimo nn c’è dubbio ma è poco anzi pochissimo accessibile xche in inverno con la nostra tramontana nn si può certo passaggiare ed è un peccato vedere tutta quella bellezza morire lentamente. Riapritelo al traffico anche solo ad andare….lo spazio ce n’è tanto………

  4. Sarebbe deleterio aprirlo al traffico, si tornerebbe allo scandalo di qualche anno fa, adesso possiamo dire di avere un lingomare pedonale almeno, piuttosto dovremmo cominciare a pensare che le auto a Brindisi non servono, servono le piste ciclabili e la possibilità di eliminare le servitù militari, creare attrazione, basta viaggiare per capire che queste cose si possono fare, es. Amsterdam, Copenaghen, non mi sembra che faccia meno freddo eppure la gente pur di andare a godere di un buon localino o negozio o contenitore culturale si sposta in bici o a piedi.Cambiamo mentalità per piacere, basta con le macchine, i rumori dei motori e la puzza di gas …Dopo porta Ravel sapete quanti localini e ristoranti si potrebbero aprire se solo la Marina militare ce lo concedesse, si potrebbe continuare a piedi o in bici fino al casale… bellissimo !

  5. a parte che la tramontana non c’è sempre ma ci sono anche tanti giorni di clima mite, poi a brindisi l’inverno non è lungo. 1- facciamo camminare le navette in continuazione dai corsi al lungomare e viceversa. 2-All’interno del locale di Bernardi vi è un giardino che continua sopra che sarà sicuramente bellissimo, valorizziamolo con le visite guidate sarà un motivo in più per arrivare fino a qui. 3-mettere i gazebo sia all’interno che fuori per chi vuole la vista mare stando al caldo. 4- scendendo dalla cattedrale non c’è bisogno di fare tutto il lungomare si arriva subito. 5- a Lecce non vi lamentate quando dovete passeggiare a piedi con il freddo.