Il fenomeno del racket prende piede anche nei cimiteri?

LECCE – Una sorta di profanazione dilagante si sta espandendo a macchia d’olio nel Comune di Lecce, più precisamente nel suo cimitero.

Sì, cimitero. Non è dato sapere con estrema certezza se si tratti o meno di racket, ma una cosa è oggettiva: le tombe ed i loculi sono stati ‘violentanti’.

Infatti, nell’ultimo periodo (ed il fenomeno sta prendendo piede in questi giorni, in concomitanza con il ponte della commemorazione dei defunti del 2 novembre), molti – tra loculi e tombe – sono stati violati, rotti, aperti, vi hanno rubato lumini, portafiori e fiori e sono stati persino imbrattati con bombolette spray.

Ripetiamo, non c’è nessuna certezza che si tratti di racket, ma tale ipotesi è stata più volte avanzata dagli stessi cittadini. Possibile che siano solo episodi di puro vandalismo? Gli investigatori hanno avviato le dovute indagini, per smascherare gli autori di gesta così blasfeme. Difatti, hanno intensificato i controlli e stanno provvedendo a dotare la zona di telecamere di videosorveglianza.

D’altro canto, il fenomeno del racket ha ‘ingoiato’ gran parte dell’economia del Paese ed ora, probabilmente, sta mettendo sotto scacco anche i cimiteri.

“Certa gente, neppure i nostri defunti lascia in pace?”, ha commentato un cittadino amareggiato, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione.

Si comprende, dunque, come stia nascendo, in seno ai leccesi, un senso di angoscia e dispiacere nel sapere che in città vi siano soggetti capaci di azioni di tal fatta. Con l’auspicio che si tratti esclusivamente di episodi isolati e fine a se stessi e che non si propaghino oltre.

Foto di Il Paese Nuovo

Redazione

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