Il dott. Franco Leoci interviene sulla situazione del Comune

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota del dott. Franco Leoci.

Probabilmente, la guida in alcuni Comuni di presidente di Collegio dei Revisori dei Conti ha destato, lontano dalla politica, la volontà di offrire qualche contributo, ritenuto valido sul piano tecnico della gestione dell’Ente Locale della mia città. In questa ottica ed ancora prima del risultato delle ultime consultazioni amministrative, ho ravvisato la necessità, senza successo, di richiamare a mezzo organi di stampa, l’impegno da parte degli amministratori che sarebbero stati eletti di verificare la correttezza di alcuni argomenti fra i quali quelli relativi alla grave crisi finanziaria immaginata da pre dissesto con riferimento alle decisioni adottate dalla Corte dei Conti, alla composizione sulle voci che determinano le retribuzioni dei dirigenti e del segretario generale, all’osservanza del principio di onnicomprensività delle retribuzioni dirigenziali, nonché alla determinazione del salario accessorio. E’ stato proprio questo ultimo argomento, distinto nel sito comunale fra gli atti amministrativi della adottata delibera n.204 del 7/12/17 e degli allegati certificati, che hanno destato la particolare attenzione nella lettura del provvedimento dal quale si rileva in sintesi quanto segue.

Intanto, preliminarmente ammetto di non conoscere, come tanti, della esistenza presso il Comune di Brindisi del settore “Servizi Generali e Partecipate, Politiche del Personale e Progetti Speciali Servizio Gestione Giuridica , Amministrativa ed economica del Personale “ il cui dirigente ha redatto la particolareggiata e dotta relazione sulla base della quale il Commissario prefettizio Santi Giuffrè ha adottato la surriferita delibera con i poteri della Giunta Comunale. Orbene, risulta da quella relazione, per la quale non ho tempo e capacità intellettive ed intellettuali di esternare alcuna osservazione, la necessità invece di formulare alcune puntualizzazioni, apparendo “ictu oculi” discordanze di dati e fatti riportati nell’atto deliberativo che non possono non essere evidenziati. Fra i certificati indicati ed allegati al provvedimento “de quo” vi è attestato di pubblicazione del provvedimento a far data dal 7/12/17 mentre ad oggi detta pubblicazione non compare sull’Albo Pretorio; ed ancora vi è parere del responsabile del settore finanziario di regolarità contabile dell’atto reso con la sola dicitura “favorevole “ e non motivato. Pur volendo tralasciare i documenti allegati per” attestati contabili”, non appare proprio consentita la “svista” del commissario prefettizio e segretario generale che hanno attestato la inesistente relazione di parere favorevole alla delibera in parola da parte del Collegio dei Revisori. Invero, risulta allegata e pubblicata una relazione favorevole dell’Organo di Revisione Contabile , ma avente ad oggetto il riconoscimento di un debito fuori bilancio sul quale, con la circostanza, esprimo dissenso nel rispetto di quanto dichiarato  dall’anzidetto Organo. Discrasia nella redazione di delibera di pagamento per impianti tecnologici è stata rilevata di recente, ma di fatto non risulta pubblicato all’Albo Pretorio la rettifica dell’atto.

E’ pensabile che, alla luce di quanto più sopra osservato, debbano essere revocati e diversamente riadottati i provvedimenti di cui si parla con illimitate salvezze nei casi di eventuali danni erariali che non possono essere trasferiti ai cittadini. Presumibilmente, i candidati alle prossime consultazioni elettorali smetteranno di chiedere all’Organo commissariale lo stato di precarietà finanziaria del Comune, preoccupandosi sin d’ora delle ragioni che hanno determinato la non conoscenza del la situazione di pre dissesto dell’Ente.

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