BRINDISI – Il Comune di Brindisi dovrà pagare la somma di 193.934,69 euro in favore del Consorzio Global Transport. O, almeno, così parrebbe. Ma andiamo con ordine.

Nel gennaio scorso l’ufficio Ecologia ed Ambiente del Comune di Brindisi ha redatto una dettagliata relazione in merito alla situazione creditoria e debitoria intercorrente tra l’Ente di Piazza Matteotti e la Nubile S.r.l. e, in un rapporto di compensazione, il Comune sarebbe creditore di somme ingenti verso la società.

Nel marzo scorso, poi, è seguita un’altra relazione dello stesso ufficio, la quale ragguagliava l’ufficio legale dell’Ente riguardo alla posizione di terzo pignorato rivestita dal Comune a seguito di numerosi atti di pignoramento presso terzi giunti in Piazza Matteotti da parte di creditori della Nubile. In quella relazione, l’ufficio Ecologia ed Ambiente esprimeva una dichiarazione negativa in merito alla sussistenza di debiti del Comune verso la Nubile che potessero essere aggrediti dai creditori della stessa. Tra questi atti compariva anche quello del Consorzio Global Transport.

Veniamo, così, al 20 giugno, quando sempre l’ufficio Ecologia ed Ambiente ha redatto una nuova relazione, questa volta relativa ad un decreto ingiuntivo pari a 193.934,69 euro, notificato dal Tribunale di Brindisi in data 30 maggio 2016 su ricorso del Consorzio Global Transport. Quale la ragione? Presto detto: il Consorzio ha svolto il servizio di trasporto dei rifiuti dalla discarica di via Pandi a quella di Autigno per conto della Nubile.

Il Comune di Brindisi, da contratto, pagava già la Nubile per l’effettuazione di tale servizio. Nonostante ciò la Global Transport, a causa del mancato pagamento del dichiarato credito da parte di Nubile, ha inteso ricorrere tramite decreto ingiuntivo avverso tutti coloro che hanno ordinato il trasporto, in quanto solidamente responsabili; tra questi rivestirebbe ruolo di rilievo, quindi, il Comune di Brindisi.

Nella risposta dell’ufficio Ecologia ed Ambiente viene sottolineato che non risulta alcun contratto tra l’Ente ed il consorzio e che, una volta conferiti i rifiuti nell’impianto gestito dalla società Nubile, il Comune ha perso la titolarità sugli stessi.

Forte di quanto dedotto, perché il decreto non divenisse titolo esecutivo, l’ufficio legale del Comune avrebbe dovuto provvedere ad opporsi al decreto ingiuntivo entro il 10 luglio 2016, cosa che pare non sarebbe mai avvenuta.

Se così dovesse essere, la comunità sarebbe costretta a pagare una cifra ragguardevole senza che ce ne fossero i presupposti.

Saremmo felici, ovviamente, di ricevere delucidazioni o, meglio ancora, smentite in merito da parte dell’ufficio legale del Comune, così da tranquillizzare tutti su una vicenda che, viceversa, avrebbe del clamoroso.

 

Andrea Pezzuto
Redazione

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